Tony Faddel racconta alcuni retroscena interessanti sul primo iPhone

Tony Fadell, personaggio ricordato come il “padrino” di iPod, è stato recentemente intervistato dalla BBC in occasione del 10° anniversario di iPhone.

 

Durante l’intervista Fadell si è lasciato andare ai ricordi raccontando aneddoti e simpatici episodi riguardo il “dietro le quinte” che ha portato al successo uno dei dispositivi più rilevanti degli ultimi anni.

 

Solitamente quando si parla di un qualcosa di così estremamente importante come l’iPhone si pensa che durante la fase di progettazione sia filato sempre tutto per il verso giusto e che si sia raggiunto l’obiettivo originale senza modifiche e complicazioni. Bene se era questo che pensavate, vi sbagliavate di grosso perché per l’iPhone e come per ogni innovazione che si rispetti non è stato affatto così.

 

L’idea iniziale, spiega Faddel , era quella di sviluppare il design di iPhone a partire da quello dell’iPod ma presto la paura di ri-creare un telefono rotativo in stile anni 60 fece cambiare strada a Jobs e al suo team.

 

Come fosse un “easter-egg” inserito volutamente da un regista in un film, l’immagine che ritrae questa idea iniziale, viene proiettato scherzosamente sullo schermo durante la presentazione ufficiale.

 

 

In quel periodo Apple stava lavorando anche alla creazione di un Mac touch-screen, progetto successivamente abbandonato e mai più preso in considerazione che però è stato il trampolino di lancio per lo sviluppo di iPhone.

 

Faddel racconta di come un giorno Jobs, che aveva lavorato in segreto al progetto di questo computer, indicando un prototipo delle dimensioni di un tavolo da ping pong disse: “voglio prendere questa idea e metterla su un iPod”; lo studio e la progettazione di un team composto da migliaia di persone portò alla riduzione del prototipo che si trasformò nel design finale del dispositivo.

 

Il punto subito successivo fu il dibattito sull’opportunità o meno di utilizzare uno stilo sul touch-screen di iPhone, tecnologia che fu comunque implementata sul dispositivo ad insaputa di Jobs:

 

 Lo abbiamo fatto a sua insaputa, è stato dietro le quinte. Se lo avesse scoperto mi avrebbe staccato la testa ha detto ironicamente Fadell pensando all’accaduto.

 

L’ingegnere ha rischiato più volte il licenziamento immediato da parte di Steve Jobs sopratutto dopo aver quasi perso un prototipo top secret di iPhone in aeroporto ed aver conseguentemente ingaggiato una “squadra di turisti” per cercare un qualcosa che nessuno aveva mai visto prima:

 

 

Steve aveva esplicitamente sottolineato che si trattava di un articolo top-secret e che avrebbe licenziato chiunque si fosse lasciato scappare informazioni a riguardo, mi cadde per caso dalla tasca, quando mi accorsi di non averlo più con me andai letteralmente a fuoco, sudavo proiettili, per fortuna fu ritrovato un paio d’ore dopo fra i sedili

Via | iSpazio