Apple, taglio della produzione per iPhone XR?

Apple taglio produzione iPhone-xr

Apple e il taglio delle produzioni

A osservare la questione da esterni si può facilmente vedere ciò che è una tendenza che da diverso tempo ormai caratterizza l’azienda di Cupertino. Piace tagliare, specie i modelli vecchi, per lasciare spazio a quelli nuovi e per mostrarsi di nuovo come una delle aziende di spicco sul mercato.

Il tutto in un clima di continuo progresso con l’intenzione di assicurare ai propri clienti soltanto il meglio del meglio delle proprie tecnologie e dei dispositivi vari. Proprio come gli anni precedenti, quando si facevano i tagli a quelli che ormai venivano da molti considerati come dei dispositivi vecchiotti e obsoleti, anche nel 2018 la produzione sarà un po’ diminuita e qualcosa è destinato ad abbandonarci per entrare nell’oblio.

Cosa sarà tagliato quest’anno? Ovviamente l’iPhone XR che, stando a quanto riportano numerose voci e tantissime analisi di mercato, rischia di non realizzare le vendite che la Mela si aspettava inizialmente. Molto lontano dall’obiettivo prefissato, è sicuramente il primo device che rischia di scomparire dal mercato dopo tantissimo tempo.

A dire il vero, non si tratta proprio di una sorpresa, poiché molti esperti del settore avevano ipotizzato già da mesi che ci sarebbero state delle grandi difficoltà nella vendita di questo tipo di iDevice.

Per questo quella che la Apple fece fu più o meno una prova, un test utile per capire in che modo il mercato avrebbe risposto alla presenza dell’iPhone XR. Un test che, per giunta, è quasi completamente fallito. E non è nemmeno la prima volta che si parla delle varie difficoltà incontrate nel cercare di vendere delle quantità prefissate di questi dispositivi.

Tutt’altro: se ne è già parlato così tanto in passato che al giorno d’oggi questo discorso sembra addirittura del tutto noioso e persino monotono. Il modello Economy class del nuovo iPhone non sembra aver conquistato le attenzioni di tante persone, anche se alla fine dei conti ci si aspettava che fosse proprio questo dispositivo a essere venduto in quantità sufficienti.

Oltre alle voci in merito agli scarsi risultati in termini di vendite, non da molto sono arrivate anche le altre conferme da parte dei principali analisti di mercato. Stando a quanto riportano le fonti ufficiali della stessa Apple, gli ordini per gli iPhone XR o per i relativi componenti hanno visto un abbassamento del 30%, il che rappresenta un risultato ancora peggiore di quello che si era verificato nei mesi successivi al lancio dei 3 iPhone principali.

Questo dato e anche quelli successivi portano cattivi presagi e le aspettative delle vendite di questo iPhone tendono sempre al ribasso. Il colosso di Cupertino si è ritrovato così dinnanzi a un bel dilemma: continuare a puntare su di un dispositivo ambizioso oppure lasciar perdere ammettendo la sconfitta?

Crediamo che non ci abbiano nemmeno pensato su per molto tempo in quel di Cupertino, anche perché la notizia del taglio della produzione degli iPhone XR è arrivata quasi subito dopo l’annuncio che questo modello non aveva raggiunto i risultati previsti posizionandosi così in coda ai desideri dei clienti.

Le vendite di iPhone XR previste per il primo anno dopo il lancio erano all’incirca di 100 milioni di unità in solo 365 giorni. Successivamente tali stile vennero abbassate a 70 milioni, di cui soltanto 30 milioni sono stati acquistati nel primo trimestre, mentre l’aspettativa minima di vendite era di circa 60-70% nei primi 3 mesi.

Ecco che la Apple, dunque, si è ritrovata con la necessità di far fronte a ciò che si può a tutti gli effetti considerare come un fallimento a tutto campo provando a correre ai ripari a modo suo.

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Apple: il ribasso delle vendite e il successivo taglio

A concordare sul fatto che questa volta a Cupertino hanno completamente fallito ci pensano anche gli analisti di JP Morgan. Proprio questo stimano che tra tutti gli iPhone venduti nel 2018 solo meno del 40% sarà della tipologia XR (molto meno di quanto previsto!), mentre tutti gli altri saranno di tipi differenti. Occorre ricordare che almeno inizialmente le stime più ottimali si soffermavano sul 47%.

Insomma, si rischia di perdere anche più del 10% solo in questo tipo di previsioni. Cosa dire di tutto il resto? E chi gode maggiormente di questo tipo di situazione?

Ovviamente i concorrenti diretti della Apple (Samsung su tutti gli altri), ma anche tutti quei modelli il cui tempo sembra essere passato, come l’iPhone 8 e la versione iPhone 8 Plus.

Molti, difatti, preferiscono acquistare quelli che attualmente vengono da tutti considerati come dei modelli un po’ invecchiati in modo da potersi comunque assicurare dei Device di altissima qualità. Il tutto a un prezzo che ora è stato diminuito di molto, dando così alle persone la possibilità di acquistare un iPhone 8 anche a un costo diminuito del 50% rispetto a quello originale (il che, diciamocelo senza dire bugie, rappresenta una gran possibilità da tenere in considerazione nonostante tutti i problemi del caso).

Spesso ciò che è vecchio va di moda e quello che è nuovo potrebbe essere tralasciato o ignorato parzialmente. Insomma, si cerca sempre di trovare un motivo per ripiegare sui vecchi buoni modelli di iPhone in grado di regalare ai clienti ancora moltissime soddisfazioni e spingerli alla ricerca delle nuove possibilità che vengono regalate da questo tipo di Device. E, in effetti, la precedente generazione di iPhone non è affatto così scarsa o cattiva come si vorrebbe far credere a prima vista.

Tutt’altro: gli iPhone precedenti, quelli 8, avevano molti lati forti e punti vantaggiosi. Nonché i nuovi iPhone non li abbiano, ma perché acquistare i dispositivi d’avanguardia, quelli dell’ultima generazione se è possibile aggiudicarsi un iPhone un po’ vecchiotto, a un prezzo molto basso, ma comunque con tutte le funzionalità di un iPhone di gran valore?

La risposta sembra scontata e la domanda, in effetti, è alquanto retorica. Tutto ciò che si cerca sempre di fare è semplicemente risparmiare senza perdere di qualità ed è proprio questo che stanno cercando di fare moltissimi utenti della Mela nella loro ricerca della perfezione targata Apple. E, per giunta, anche riuscendoci nonostante tutte le difficoltà legate al caso.

D’altro canto, ancor oggi è abbastanza difficile capire i motivi veri del disinteresse per l’iPhone XR. Un problema può sicuramente essere rappresentato dal costo; un altro, dal fatto che basta aggiungere un centinaio di euro o poco più per acquistare un iPhone decisamente migliore, di gamma Top e che servirà i clienti ancor per molto tempo a venire. Infine, vi è anche un po’ di sfiducia in quello che la Mela stessa ha definito come un iPhone economico.

Forse ad alcuni il costo sembra comunque eccessivo per quello che è stato a tutti gli effetti presentato come un iDevice economico. A tutto questo si aggiungono vari disservizi, il costo che viene ulteriormente maggiorato nei punti di rivendita, i ritardi di produzione, il periodo economicamente critico e quant’altro ancora.

Insomma, non vi è da stupirsi se alla fine dei conti l’obiettivo non è stato affatto raggiunto. Il motivo principale, però, è che la Apple non sia comunque riuscita a indovinare le aspettative dei propri utenti. L’unica cosa che possiamo fare è tentare d’indovinare.

Probabilmente, il reparto marketing avrebbe dovuto svolgere un lavoro migliore.

 

E in passato?

Beh, inutile negarlo: non è la prima volta che accade, poiché anche in passato alcuni modelli erano stati tagliati perché le persone avevano preferito acquistare quelli della generazione precedente. Esagerando, si potrebbe addirittura dire che si tratti di una normale regola del marketing, anche se di normale vi è ben poco.

Si fa avanti la possibilità di aggiudicarsi dei dispositivi dell’azienda Top del mondo a un prezzo più basso: tutto il resto diventa futile, quasi inutile. Il taglio della produzione del 30% nel solo primo trimestre è un evento catastrofico che si era già verificato nel caso dell’iPhone 6.

Quando uscì, molti decisero di acquistarlo; tuttavia, ci furono anche coloro che restarono alquanto scettici dinnanzi a una tale possibilità. Al tempo fu un evento pressoché straordinario. Molti esperti non riuscivano a crederci e cercavano di aprire meglio gli occhi dinnanzi a quello che era destinato a diventare presto un’evidenza ben salda.

Difatti, nonostante il primo trimestre non fosse stato un boom di vendite e l’ottimismo dell’azienda fosse ai minimi storici, – cosa che portò tutti presto a cercare delle valide soluzioni e presentare all’amministrazione di allora varie vie d’uscita da quello che sembrava una strada senza uscita alcuna, le vendite dell’iPhone 6 non si ripresero il che portò la Apple ad operare altri tagli. Tagli su tagli, insomma, il che fu sufficiente perché gli esperti di Cupertino si mettessero l’anima in pace e ammettessero che avevano completamente sbagliato l’approccio.

Difficile dire se la stessa cosa avverrà anche in relazione ai nuovissimi iPhone. Difficile dire se le vendite si riprenderanno nei mesi successivi (probabilmente no, almeno stando a quanto riportano i vari esperti delle previsioni).

La cosa certa è che già ora la Apple sta adoperando dei vistosi tagli sulla produzione degli iPhone XR con l’intenzione di ristabilire l’equilibrio tra la domanda e l’offerta, poiché attualmente l’offerta supera di gran lunga la domanda (e la colpa, di nuovo, è di tutti quelli che per un motivo o per un altro hanno sbagliato a fare i calcoli).

Una volta ridotta la produzione di oltre il 30%, non resterà che procedere a osservare il mercato: com’esso risponderà? Ci sarà il bisogno di nuovi tagli oppure si potrà lasciare la produzione a quel livello? E come comportarsi nel caso dell’uscita dei futuri smartphone?

Insomma, un sacco di domande a cui bisogna trovare una risposta certa il prima possibile. Tutto il resto ha sicuramente un’importanza minore, specie considerando le altre difficoltà a cui si dovrebbe prestare attenzione.

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Apple: quali saranno le conseguenze dei tagli?

La prima e la più evidente conseguenza dei tagli sull’iPhone riguarderà, senz’ombra di dubbio alcuni, i prezzi di questi dispositivi. Non solo per via del Natale che si sta avvicinando sempre di più, ma anche perché sarà necessario rivendere in qualche modo, con le buone oppure con le cattive, quegli iPhone XR che sono stati già immessi sul mercato, ma non godono di un’elevata popolarità.

Perché rischiare di far restare questi smartphone nelle vetrine dei negozi per moltissimo tempo ancora?

Molto meglio abbassare i prezzi per rendere gli iPhone XR rimasti sul mercato più appetibili agli occhi degli eventuali interessati e in contempo regalare ai propri clienti una vasta gamma di possibilità relative all’acquisto dei nuovissimi iPhone che erano stati presentati come i modelli Economy, sì, ma comunque come dei veri e propri gioielli tecnologici.

E sebbene questa pubblicità funzionasse negli anni precedenti per quasi tutte le versioni di iPhone che vennero immessi sul mercato dalla Apple, a questo giro l’azienda di Cupertino ha dovuto far fronte a numerose sorprese. Pur essendo preparata ad affrontare delle situazioni di questo genere, ha dovuto comunque ammettere i propri errori e ripiegare verso il piano B: la diminuzione dei prezzi. Anche in questo caso non si tratta della prima volta in assoluto che la Apple opera in questo modo.

Tutt’altro: abbiamo già avuto a che fare con la riduzione dei prezzi. Ti ricordi della storia degli iPhone ricondizionati e di tutto ciò che riguardava il modello 7?

Ecco, al giorno d’oggi la storia è, più o meno, la stessa. Si preferiscono gli sconti al fallimento totale ed è inutile negare che sia una soluzione che si potrebbe mostrare anche vincente. Certo, non permetterà mai alla Mela di realizzare i suoi precedenti traguardi.

Ciononostante, è comunque una via d’uscita ottimale da numerosi problemi che si potrebbero manifestare nel caso in cui l’iPhone XR non raggiungesse comunque degli importanti traguardi in termini di vendite. E qui sorge un’importante domanda a cui bisogna trovare una risposta: gli sconti ci saranno, ma di quanto?

Inutile aspettarsi delle riduzioni del prezzo di oltre il 30%, secondo noi. Anche perché quelli della Mela non sono mica così stupidi e sanno comunque che una certa domanda per gli iPhone XR ci sarà comunque.

Non si tratta di una situazione in cui correre ai ripari subito: bisogna anche attendere un pochino. E qualora i risultati in termini di vendite non arrivassero comunque e l’iPhone XR fosse riconosciuto come il completo fallimento di Cupertino…Beh, a quel punto potremmo anche aspettare degli sconti maggiori, così tanto ben voluti e desiderati da tutti i fans della Mela (e diciamoci la verità: non solo da loro, ma persino da un vasto gruppo di altre persone).

È a quel punto è possibile che tali sconti vengano applicati anche agli altri prodotti?

Sì, ma solo nel caso in cui anche gli altri iDevice subissero lo stesso problema dell’iPhone XR, ovvero qualora le vendite non fossero sufficienti e non raggiungessero gli obiettivi previsti.

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