Apple Watch: si controllano anche i droni?

Apple Watch controlla droni

Che si tratti di oggetti particolari, unici al mondo, lo si era già capito da molto tempo. Probabilmente da quando la Apple aveva creato la presentazione per far vedere al mondo il suo piccolo gioiello tecnologico, se ne è parlato così tanto che alcuni leggendo queste righe potrebbero semplicemente chiudere la pagina.

La campagna promozionale dell’Apple Watch è stata a dir poco faraonica. Al tempo, però, ancora nessuno sapeva che l’Apple Watch apriva numerose porte verso altre possibilità. Possibilità che la stessa Apple non aveva nemmeno considerato al momento di rilascio del suo dispositivo pensato solo per… vedere l’ora.

La notizia che presto i droni saranno controllabili per mezzo delle mani arriva direttamente dall’Asia orientale e più precisamente da Taiwan dove è stata da poco è sviluppata un’applicazione che, tramite l’Apple Watch, permetterà di controllare gli spostamenti del BeBop di Parrot.

Non servirà nemmeno un radiocomando, nemmeno quello basilare, per comandare un drone. E dopo l’applicazione di questa funzionalità al BeBop di Parrot, ci si aspetta che l’applicazione venga ampliata e possa funzionare anche con altri droni.

Tutto ciò che dovrai fare per controllare il drone, – purtroppo a distanze non troppo grandi, – è semplicemente… usare le mani. Non devi nemmeno scomodare altri scenari fantascientifici (e di test se ne stanno facendo tanti, ma tanti…), ma semplicemente utilizzare le tue mani. L’intelligente trovata è stata presto sviluppata ed evoluta dagli appassionati ricercatori dell’isola di Taiwan.

Come avviene il funzionamento? Beh, ti ricordi che quando abbiamo parlato dell’Apple Watch Series Four, abbiamo detto che sarà letteralmente un concentrato di vari sensori?

Ecco, per mezzo di quei sensori gli scienziati taiwanesi sono stati in grado di sviluppare un sistema di controllo a distanza, per altro unico nel suo genere.

Grazie a questo programma, – facile da scaricare e installare, a quanto sembra, – potrai usare il tuo Apple Watch come se fosse un telecomando vero e proprio.

L’applicazione in sé si chiama Dong e offre la possibilità di controllare il drone semplicemente eseguendo alcuni gesti con la mano oppure il braccio.

Questi gesti vengono recepiti dal drone, che li traduce e quindi esegue il comando ricevuto.

La scomodità di questo tipo di controllo sta nel fatto che il drone deve trovarsi per lo meno nel campo visivo della persona. Non appena esso scompare, diventa difficile controllarlo… e il drone potrebbe presto perdere il contatto con la centralina di base.

Una volta perso il controllo, il drone potrebbe diventare impossibile da muovere e potrebbe schiantarsi. La persona dovrebbe ristabilire il contatto con lo stesso oppure vederlo in qualche modo.

Per non parlare dei problemi che si potrebbero avere nel caso non si riuscisse a vedere il drone, che così potrebbe andare a sbattere contro degli ostacoli di vario genere. Per evitare questo problema, sui droni vengono montate delle telecamere collegate a un display che mostra alla persona la traiettoria di volo del drone e i vari ostacoli che quest’ultimo potrebbe incontrare, dando così il modo al gestore del volo di evitarli.

In ogni caso, devi sapere che questo tipo di controllo è pensato per controllare i droni a distanze non troppo grandi.

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Perché il BeBop?

Leggendo queste righe potresti pensare che la scelta dei ricercatori di Taiwan sia ricaduta sul BeBop per puro caso, ma in realtà non è propriamente così.

Difatti, proprio questo drone può essere controllato per mezzo del modulo Fi-Wi inserito nell’Apple Watch, cosa impossibile con altri droni (per ora).

Pertanto gli scienziati hanno deciso di concentrarsi soprattutto su questo drone integrando una vasta gamma di algoritmi che permettono al drone di riconoscere i vari movimenti delle mani, contribuendo a tradurli in vari comandi.

A ogni gesto corrisponde un comando e durante i test svolti dai ricercatori si sarebbe persino potuto pensare alla scena di un uomo che cerca di controllare un’aquila con le proprie mani, cercando di muoverla proprio in ogni direzione.

L’unico accorgimento riguarda la velocità delle mani: più veloce le si muove e più veloce si muove il drone. Questo è un concetto a cui bisogna prestare attenzione soprattutto nella fase di atterraggio del drone, per non farlo andare a sbattere contro il terreno troppo velocemente.

Per il resto il drone sembra recepire i comandi in base alle velocità. Inoltre c’è anche un altro pensiero erroneo che potrebbe venire nella tua mente leggendo l’articolo: il progetto è stato sviluppato in un mese, dalla data di uscita dell’Apple Watch Series Four ad oggi.

Niente di più sbagliato. Su questo interessante progetto sono stati fatti così tanti studi e test che al giorno d’oggi è difficile credere nella favola di solo 1 mese.

Sono anni di sviluppo e pratiche, non di meno, che questo progetto ha richiesto per poter essere finalmente realizzato e la notizia positiva è che potrebbe non essere applicabile solo ai droni, sebbene riguardi proprio il loro sviluppo.

Tra le altre vie di sviluppo di questo progetto troviamo l’applicazione nel settore dei velivoli senza il pilota, per esempio: elicotteri che vengono controllati dalle persone con i gesti delle loro mani, non male per quanto concerne l’evoluzione tecnologica dei droni, vero?

Gli stessi ricercatori del Taiwan confermano, che il progetto può essere ben adatto a numerosi dispositivi indossabili e dopo il suo sviluppo si aprono numerosi scenari molto interessanti, come quelli già citati precedentemente. E, come già accennato prima, la tecnologia potrà presto essere ulteriormente evoluto fino a diventare davvero speciale e unica: un perfetto connubio di Hi-Tech e i droni!

Il brevetto, però, non è ancora stato ottenuto in quanto semplicemente non ancora richiesto dal team di ricercatori del Taiwan. Da quanto ne sappiamo, hanno iniziato da poco le procedure utili per richiedere il brevetto in modo da certificare ufficialmente il loro lavoro e renderlo valido agli occhi degli altri.

La strada verso il riconoscimento, però, non è mica così breve e facile da percorrere come si potrebbe pensare a prima vista. Tutt’altro. Chiunque rilasci il brevetto al team, dovrà accertarsi di numerosi fattori, tra cui la sicurezza dell’applicazione e il suo corretto funzionamento.

A questo si aggiunge il fatto che, come già detto precedentemente, l’algoritmo alla base del funzionamento di questa tecnologia potrà essere usato anche per altri scopi, oltre a quelli già citati. Uno di questi riguarda l’ambiente della domotica, un altro settore che negli ultimi anni si sta espandendo piuttosto velocemente e che richiedo l’impiego di sempre nuove tecnologie e accessori alternativi.

Per esempio, il modulo potrebbe essere utilizzato per accendere o spegnere la luce soltanto con il movimento delle proprie mani: bello, no?

 

Apple Watch, scuole e droni

Non è affatto un segreto che la Parrot, una delle aziende di spicco nel mondo dei droni, supporti il mondo accademico al suo intero fornendo numerosi droni da usare non solo nelle classi di studio, ma anche nei laboratori e nei campi. L’offerta di questa particolare azienda è stata estesa a tutto il globo e ora ne possono approfittare anche le scuole di Paesi, apparentemente, molto lontani dagli USA.

Si tratta dell’offerta Education, che grazie al lavoro degli scienziati del Taiwan può essere ampliata ulteriormente. Il servizio, – ve lo ricordiamo, – è stato lanciato nel lontano 2016 negli Stati Uniti ed è dedicato principalmente alle scuole primarie e quelle secondarie del 1° e del 2° grado.

Attualmente questo servizio è stato rinforzato grazie a nuove collaborazioni ed evoluzioni nel settore stesso relativo allo sviluppo dei droni. Già oggi diverse aziende collaborano con la Parrot in modo da rafforzare ulteriormente tutti i presupposti dell’offerta Education.

Un’offerta che grazie agli sforzi degli scienziati dall’isola asiatica può ora contare su un’altra tecnologia che implementerà ulteriormente le possibilità di studio e di sviluppo di questo particolare settore. E se già oggi ci sono ben 400 scuole e oltre 50 università che collaborano a questo particolare programma, è stimato che questo numero sia destinato ad aumentare ulteriormente nel corso del tempo.

Il tutto per aiutare lo studio di scienze precisa (come la geometria o la fisica), ma anche per sviluppare negli alunni un innato interesse verso la tecnologia o la programmazione, in modo che gli studenti possano approfondire ulteriormente questo loro interesse quando si ritroveranno nella propria abitazione.

In aggiunta all’App citata prima e utile per il controllo del drone a distanza con le proprie mani, occorre citare anche altre applicazioni, come Swift Playground, un programma gratuito che può essere installato sull’iPad. Le applicazioni di questo genere sono disponibili in molte lingue, si possono programmare e controllare semplicemente usando il codice Swift tipico della Apple (il che rappresenta di già un grande passo in avanti sotto tutti i punti di vista). A queste applicazioni se ne aggiunge anche un’altra molto importante: Workbench.

Quest’ultima serve proprio per connettere gli educatori da tutto il mondo affinché possano condividere le proprie scelte in una community.

Insomma, al giorno d’oggi non si può parlare semplicemente del fatto che la tecnologia di controllo dei droni tramite le mani permetterà di fare un grande salto in avanti nel controllo di questo dispositivo; bisogna citare anche le varie collaborazioni svolte e la probabilità che questa tecnologia aiuti a sviluppare altri dispositivi, applicazioni e programmi.

 

Drone SkyRadio R1

Un discorso molto simile riguarda anche il Drone SkyRadio R1 che si può facilmente controllabile tramite l’Apple Watch. Più che un drone, in realtà, si tratta di una camera drone R1. E non ci son voluti nemmeno gli scienziati del Taiwan per fornire agli utenti la possibilità di controllare questo drone per mezzo dell’Apple Watch degli utenti.

Occorre specificare che il funzionamento dell’intera questione sarebbe leggermente diversa rispetto a quella citata prima. La persona non dovrà compiere dei gesti, ma per mezzo dell’applicazione installata sull’orologio potrà controllare il drone in diversi modi.

Per esempio, utilizzando questo programma l’utente potrà usufruire della funzionalità di volo automatico ovvero impostare il drone in modo tale che non serva una persona per farlo volare.

Grazie all’applicazione potrai anche selezionare un soggetto che puoi seguire, potrai decollare manualmente oppure automaticamente e persino scattare le foto dal drone premendo su di un tasto sull’Apple Watch.

Qualora lo volessi, potresti comunque assumere il controllo manuale, sebbene sia limitato soltanto ad alcune opzioni poiché il drone SkyRado R1 manterrà comunque alcune opzioni invariate, tra le quali troviamo il rilevamento automatico dei vari ostacoli sul proprio cammino. Un’altra funzionalità che potresti utilizzare manualmente riguarda il ritorno all’ultima posizione nota al tuo melafonino.

Attivando quest’opzione, il drone ritornerà automaticamente sull’ultima posizione conosciuta, ovviamente evitando tutti gli ostacoli. Tuttavia, c’è anche un altro limite che bisogna tenere in considerazione: l’applicazione è utilizzabile dall’Apple Watch, soltanto se l’iPhone collegato è da qualche parte nelle immediate vicinanze.

Altrimenti, l’utilizzo di questo programma diventa impossibile e bisogna prima trovare un iPhone da cui fare le dovute impostazioni.

Ricordati comunque che a differenza di quello citato prima, il drone SkyRadio R1 è un Self-Fly drone: ovvero è in grado di volare da solo senza i tuoi interventi.

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Cosa aspettarsi in futuro?

Se queste sono le promesse, ancor oggi molti si chiedono cosa potrebbe arrivare in un futuro non troppo remoto. Cos’altro si potrà controllare semplicemente con le mani?

Ne abbiamo già parlato prima: le innovazioni tecnologiche non sono mai specifiche, ma multi-ramo.

Aprono le porte verso possibilità che sono difficili da prevedere a prima vista e sebbene abbiamo citato la domotica (il settore smart-house) e il volo dei velivoli privi di pilota (soprattutto elicotteri per le situazioni d’emergenza), la tecnologia unita alla fantasia non sembra avere limiti.

Di sicuro l’applicazione in sé e il volo del drone saranno ottimizzate ulteriore. Di sicuro tutti i droni potranno essere manovrati con le mani, senza il bisogno di premere dei tasti. Cos’altro? Beh, soltanto il tempo ce lo farà vedere.