Come sarebbe il mondo senza Apple?

Come sarebbe il mondo senza Apple

Il mondo e la Apple

Cosa ne sarebbe del mondo se la Apple non fosse mai stata inventata e attualmente non potessimo godere dei suoi prodotti? Sicuramente si tratta di una domanda che ha a che fare con la fantasia, perché immaginare un mondo privo dei prodotti Apple non è solo difficile: è impossibile.

Tutti gli iDevice che abbiamo amato ormai fanno parte del tessuto Hi-Tech di cui è composto il mondo. Chiunque neghi che la Apple abbia investito tantissimo nel mondo stesso è sicuramente un cieco (oppure un fan della Samsung).

D’altro canto ci sono anche molte persone che affermano l’esatto contrario: ovvero che senza la Apple saremmo ancora nel Medioevo. Entrambi i punti di vista sono sbagliati, perché è vero che la Apple ha dato tanto a questo mondo, ma è anche vero che molte altre aziende si sono sforzate tantissimo nel renderlo migliore.

La risposta più giusta è che senza la Apple ci ritroveremmo dinnanzi a un mondo peggiore, ma non sarebbe così drasticamente diverso da quello che conosciamo come ci fanno intendere alcuni fan della Mela. Partendo dalla nascita dell’azienda e fino ai giorni nostri sono stati fatti molti passi in avanti.

Molte tecnologie che la Apple ha inventato vengono ora utilizzate su scala globale con una sola intenzione: migliorare la vita quotidiana delle persone.

A tutto questo si aggiunge la continua evoluzione dell’azienda, una specie di corsa verso il miglioramento continuo il che non aiuta soltanto la ditta stessa, ma tutti i suoi utenti.

Lo stesso Tim Cook ha più e più volte ribadito che quella della Apple è una missione speciale. La Mela, da sempre, non punta tanto al guadagno, quanto al miglioramento della vita quotidiana della gente. Alcuni potrebbero protestare dicendo che tutte le aziende lo fanno.

Samsung, Microsoft, Amazon, Google… sono tutte compagnie che in uno o nell’altro modo puntano proprio al miglioramento della vita quotidiana dei propri utenti ed è anche per questo che, volenti o nolenti, vengono considerate comunque delle aziende di spicco sulla scena mondiale.

La realtà alternativa che possiamo descrivervi è pura fantasia, dipende dai nostri punti di vista sul mercato e molti potrebbero essere in disaccordo con noi. Il che, diciamocelo, rappresenta una situazione piuttosto normale, dopotutto.

Alla fine dei conti, non possiamo mica prevedere tutto e non siamo nemmeno degli esperti nel campo delle previsioni, motivo per cui… i punti di vista son sempre punti di vista.

Perciò prendi quello che leggerai per quel che è: una fiction a tutto campo. Il mondo peggiore che vi descriveremo non è di certo un mondo supertecnologico dove gli iDevice la fanno da padrone. D’altro canto, però, perde alcuni dei suoi punti fondamentali, come l’intero ecosistema della Apple che nel corso del tempo è diventato una di fattore ineliminabile e molto importante per svolgere una vasta gamma di attività.

A tutto questo si aggiungono anche gli iPhone, gli iMac e molti altri dispositivi che attualmente rappresentano una specie di compagni irrinunciabili per molti appassionati alla grafica e al design.

Infine, secondo noi vi sono anche alcuni altri fattori a cui bisogna prestare attenzione anche se alla fine dei conti si tratta di elementi non così evidenti. Beh, fatta questa premessa…Sei pronto? Se sì, allora continua a leggere, perché potresti trovare molti spunti davvero interessanti.

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Se la Apple non fosse mai esistita?

Inutile negarlo: la compagnia ha rappresentato nel tempo una specie di catalizzatore per tutta l’industria informatica. Soprattutto per quanto riguarda il settore software, diventa difficile trovare un’altra azienda che sia riuscita a realizzare gli stessi prodotti.

Nell’aspetto hardware, certo, l’apporto della Mela al mondo è stato quasi praticamente nullo (a scherzarsi sù ci sono gli stessi dirigenti della Apple, ben consci di questa cosa), ma per quanto riguarda le App e i programmi, c’è ben poco su cui discutere. Ogni anno migliaia e migliaia di applicazioni vengono introdotte sull’Apple Store Online.

A questo si aggiungono i programmi ufficiali della Mela, le varie applicazioni utilissime per svolgere una serie di attività differenti e quant’altro ancora. Non esageriamo nel dire che nessuno, ma proprio nessuno, può competere con la casa di Cupertino per quanto riguarda l’aspetto software.

Esplodendo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, in un mercato molto frammentato e percorrendo la strada più difficile tra tutte quelle possibili, la Mela è presto diventata un punto di riferimento spingendo in avanti anche le altre aziende. In questo modo si può parlare per davvero di una specie di motore, un ruolo che la Apple ha rivestito per numerosi anni.

In quegli anni ogni azienda informatica abbinava ogni prodotto software a un unico hardware proprietario. Questi non erano abbinabili ai prodotti delle altre aziende, il che rappresentava un gran problema poiché bisognava comprare soltanto gli articoli di una sola compagnia. Come spesso accade, poi, il successo di un’azienda porta negli abissi un’altra, meno promettente e destinata all’oblio.

Questa sorte ha toccato l’IBM, che forse non era la più grande avversaria di sempre della Apple e aveva un sacco di suoi problemi, ma non riusciva comunque a restare al passo perdendo alla Apple praticamente in ogni settore. A dire il vero, anche l’IBM ha portato nel settore dell’IT molti valori che vi sono rimasti fino a ora: il contenimento dei costi, per dirne uno, e la standardizzazione dei servizi.

Sin dall’inizio con l’attenzione puntata maggiormente verso l’aspetto hardware piuttosto verso che quello software, la Mela ha dovuto fare affidamento sui produttori terzi per i componenti fisici dei propri device.

Questo, in realtà, più che una limitazione si è presto rivelato anche un vantaggio, poiché proprio la mancanza di una propria produzione hardware ha spinto la Apple a portare al massimo la produzione del lato software. Cosa per cui la Mela è presto diventata famosa in tutto il globo, tanto che anche le sue acerrime rivali hanno ammesso la superiorità della Mela in questo campo.

Oltre a quello software, che rappresenta sicuramente uno dei cavalli di battaglia della Mela, vi sono anche altri fattori a cui prestare attenzione. Perché oltre al ben evidenziato merito indiretto, vi sono anche altri meriti diretti.

 

Apple: la lotta per un mondo migliore

Innanzitutto occorre ricordare un campo in particolare in cui la Mela ha brillato: il design. Può non piacere, può piacere, puoi trovarlo grigio e monotono, ma è inutile negare il fatto, tra l’altro ben noto, che la Mela sin dai tempi di Jobs punta proprio al design per affezionare i propri clienti. Ogni iDevice è una specie di cioccolatino ben incartocciato e presentato al pubblico come un gioiello.

Il design della Apple, pur mantenendo delle proprie caratteristiche tradizionali e per certi versi conservatrici ne è diventato tipico. Al giorno d’oggi potremmo riconoscere un iDevice realizzato dalla Apple anche a metri di distanza. La fluidità delle linee, la ricerca dei dettagli, la minuziosa attenzione allo schermo e alle scritte.

Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che questo in nessun modo ha influenzato il mondo. Bugia! La tendenza della Apple verso la ricerca di un design sempre più innovativo e migliore ha portato anche le altre aziende alla ricerca dello stesso. Anche in questo caso, quindi, si può dire che la Mela abbia di nuovo assunto le veci di un motore che ha spinto le altre aziende alla ricerca delle novità.

Senza esagerare possiamo anche affermare con assoluta certezza che sia stata proprio la Apple ad aver fondato una nuova direzione nel campo del design degli oggetti simili. Il grande spirito d’innovazione continua, che ha influenzato anche i lavori di molte altre aziende e persino di altri settori (come quello del cinema), si è incarnato non solo nella continua ricerca di nuove soluzioni (e persino nuovi materiali) per migliorare ulteriormente il design, ma anche nella costante ricerca delle nuove tecnologie.

Anche in questo caso il merito è così evidente che diventa impossibile negarlo: la Apple ha inventato così tante nuovissime tecnologie, che diventa difficile capire come alcuni tendano a ignorarle. Le tecnologie, – bisogna dire, – non sono sempre state sviluppate a Cupertino, ma comunque, proprio alla Mela viene affibbiata la paternità delle stesse.

Molte delle volte la Mela ha dovuto affidarsi anche ad altre menti e ad altri produttori, in modo da poter attingere anche dalle esperienze differenti e potersi affidare sulle celebri menti che non rientravano nelle file dell’azienda. A tutto questo si aggiunge ciò che rappresenta un’altra caratteristica che Steve Jobs è riuscito a trasmettere all’azienda tutta: la determinazione.

Se quelli di Cupertino si pongono un obiettivo e vogliono raggiungerlo, nessuno più riesce a fermarli. Distogliere dall’arduo compito diventa molto difficile, se non impossibile del tutto.

Proprio grazie a questa particolare caratteristica sono nati i primi computer, – Apple I e Apple II, – e successivamente vennero sviluppati anche molti altri oggetti che da lì sarebbero presto divenuti fondamentali nella vita di molti utenti privati.

A tutto questo si aggiunge anche il mercato del software sviluppato dalle terze parti, ma avviato proprio dalla Mela. Si tratta comunque di un merito che non può essere affibbiato unicamente alla Apple, ma diviso equamente tra l’azienda di Steve Jobs e quella di Bill Gates, poiché sul lato software anche la Microsoft ha fatto tantissimo.

Difatti, pur riconoscere alla Apple l’assoluta paternità del mercato degli software, a Bill Gates dobbiamo riconoscere un merito importante: proprio lui ha fatto diventare ciò che è oggi, un mercato d’affari in cui girano milioni su milioni e, soprattutto, un mercato che è vincente per tutti coloro che decidono di avvicinarsi allo stesso.

Forse proprio per questo le due aziende, pur rispettandosi come delle degne rivali, hanno camminato sulla stessa strada, insieme, per oltre 30 anni.

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iPhone e la nuova era

Infine, non ci si può dimenticare di ciò che rappresenta il prodotto di spicco dell’azienda e che attualmente viene considerato il Device migliore di sempre: l’iPhone.

L’iPhone ha migliorato il mondo tantissimo e negarlo sarebbe assolutamente da pazzi. Ha rivoluzionato il mondo partendo dalla telefonia mobile, ha toccato il settore dei computer e, in fin dei conti, ha cambiato anche le nostre vite. Come? Di tutti? Sì, anche di quelli che non lo usano.

Ha scardinato le gerarchie, instaurato nuovi modelli di business, ha realizzato nuovi canoni di design e molti dicono che il decennio tra il 2006 e il 2016 sia il decennio dell’iPhone. Grazie alla Apple abbiamo finalmente potuto fare delle foto di qualità decente con i nostri telefonini oppure impartire gli ordini al dispositivo semplicemente toccando lo schermo.

All’inizio era piuttosto pesante, non inviava gli MMS e la batteria non poteva essere sostituito. Nel giro di qualche anno tutti questi lati svantaggiosi sono presto diventati dei punti forti degni di attenzione. E sulla scia di questi successi la Mela ha dato una notevole spinta anche agli altri produttori. Il design dell’iPhone è, un po’, il design di quasi tutti gli smartphone che hanno smesso d’includere i pulsanti fisici.

Grazie all’iPhone possiamo anche contare su una vasta gamma di ecosistemi che esistono ormai per quasi tutti gli apparecchi elettronici: lavatrici, televisori, tablet, luci e molto altro ancora. Un dispositivo All-In-One che offre la possibilità di eseguire molte operazioni in contemporanea e senza dover aspettare affinché il dispositivo smetta di bloccarsi: la Perfezione.

L’iPhone ci serve tantissimo anche per la musica, oltre che per le foto oppure per i video. Il mondo sarebbe stato lo stesso senza l’iPhone. Sicuramente no. O meglio: forse sì, ma non così presto. Avremmo dovuto aspettare chissà quanti anni ancora prima che una mente brillante si facesse venire l’idea di sviluppare un dispositivo che fosse così completo.

Oggi non possiamo, quindi, rinunciare all’invenzione di Jobs. L’iPhone non è solo completo e facile da usare: è anche sempre nuovo, verde, intuitivo, amichevole e leggero, nonché ipertecnologico (pur senza incutere alcun timore).

E poi ancor oggi è molto “cool” e noi, come ben sappiamo, non possiamo proprio fare a meno di quest’importante caratteristica.

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