Secondo un recentissimo test appena pubblicato l’assistente vocale di Apple, Siri, è il secondo migliore dopo Google Assistant.
Amazon Alexa, inserito per la prima volta in questo genere di test, ha ottenuto solo la terza posizione, mentre Cortana, l’intelligenza artificiale di Microsoft, rimane stabilmente in fondo alla classifica.
Siri meglio di Alexa e Cortana
Loup Ventures ha da poco pubblicato i risultati del suo test annuale sulle intelligenze artificiali. In cui Siri ha ottenuto risultati invidiabili ed ha notevolmente migliorato le proprie performance.
L’esperimento comprendeva ben 800 domande e puntava a verificare la capacità degli assistenti vocali di comprendere in modo corretto il quesito e formulare la risposta giusta.
Google Assistant guida la classifica, come l’anno scorso, con il 100% delle domande comprese correttamente e l’85.5% delle risposte corrette. Un buon risultato, che segna un miglioramento, nel secondo risultato di quasi il 10% rispetto al test dell’anno precedente. Ancora più sbalorditivi i risultati ottenuti da Siri, l’assistente vocale targato Apple.
Siri ha compreso correttamente il 99% delle domande, con un incremento del 4% rispetto al test del 2017, quando il risultato era stato del 95%. Nelle risposte corrette Siri si era fermata nel 2017 a 66.1%, mentre quest’anno è riuscita a migliorare il suo risultato di oltre il 12%, arrivano a 78.5 risposte corrette su 100 quesiti. Siri si conferma così l’assistente vocale che migliorato in modo più significativo le sue performance.
Terza classificata nel test Amazon Alexa, con il 61.4% delle risposte esatte. Alexa è stata inserita nel test per la prima volta, per cui non è possibile confrontare le sue performance con quelle dell’anno precedente. Fanalino di coda, quest’anno come lo scorso, Cortana di Microsoft, che si ferma al 52.4 delle risposte esatte, con un misero 4% di miglioramento rispetto al 2017.
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L’importante risultato di Siri
Siri ha ottenuto risultati notevoli, secondi solo a Google, ed è stata l’assistente vocale a migliorare di più le proprie performance, sia per quanto riguarda la comprensione delle domande che per l’elaborazione delle risposte.
Il test si concentrava in modo particolare sulla capacità di fornire risposte a delle domande, ma era presente anche una categoria “comandi”, cioè la capacità di comprendere gli ordini ricevuti ed obbedire con un’azione.
In quest’ultima categoria Siri si è addirittura classificata prima, dimostrando di poter far meglio anche di Google in una categoria importantissima. Siri infatti non è solo un assistente, ma anche il mezzo per utilizzare, senza premere un solo tasto ma solo con la tua voce, tutti i dispositivi Apple compatibili.
Siri si è inoltre dimostrata la migliore per la versatilità e per l’aiuto fornito nell’utilizzo dello smartphone e di altri dispositivi collegati, come gli accessori per la domotica e i dispositivi per la riproduzione musicale.
Funzionamento del test di Loup Ventures
Ogni anno Loup Ventures realizza il suo test comprendendo gli assistenti vocali più popolari, ovvero per il 2018 Google Assistant, Siri di Apple, Amazon Alexa e Cortana di Microsoft. E’ necessario specificare, per commentare i risultati, che gli assistenti di Google e Apple sono integrati nei rispettivi sistemi operativi, mentre Alexa e Cortana funzionano grazie ad un’apposita app.
Il test si compone di ben 800 domande, suddivise in 5 categorie, ovvero informazioni locali, acquisti online, navigazione, informazioni generali e comandi. L’assistente vocale di Google si è confermato primo in 4 categorie, mentre è stato surclassato da Siri nei comandi.
Alexa e Cortana hanno occupato il terzo e il quarto posto in tutte le categorie, con un risultato particolarmente negativo della prima nel settore e-commerce. Sarebbe stato lecito aspettarsi un risultato migliore da Alexa, trattandosi dell’assistente di Amazon, quindi nata proprio in un marketplace.
É importante sottolineare che il test ha messo a confronto le principali intelligenze artificiali sul mercato nella loro versione inglese, mentre non vi sono dati comparativi sulle loro controparti in lingua italiana. Visto che uno dei compiti degli assistenti vocali è comprendere frasi complesse pronunciate dall’utente, la conversione da una lingua all’altra non è soltanto una mera faccenda di traduzione.
Siri: l’assistente vocale di Apple
Siri è nato come app distribuita su iTunes e nel 2010 è diventata proprietà di Apple, che da allora la utilizza come assistente digitale in quasi tutti i suoi prodotti dotati di un sistema operativo iOS. Dal 2012 Siri è disponibile anche in lingua italiana.
Con il tempo Siri è diventata sempre più complessa e ha sviluppato moltissime nuove funzioni. Grazie alla sua integrazione con il sistema operativo tramite i comandi dati a Siri è possibile utilizzare iPhone, iPad e dispositivi per la domotica come HomeKit di Apple.
Siri non è solo un sistema per fornire comandi vocali ai dispositivi, ma è anche in grado di comprendere domande complesse di ogni genere e fornire delle risposte, integrandosi con i dispositivi su cui opera.
Utilizzando Apple Homepod, ad esempio, è possibile chiedere a Siri di cambiare brano, alzare il volume o compiere altri operazioni relative alla riproduzione musicale, ma anche informarsi sugli autori di un brano, sul gruppo che l’ha inciso o scoprire artisti simili o dello stesso genere musicale.
Puoi utilizzare Siri per comandare vocalmente iPhone, iPad e altri dispositivi, ma anche chiedere all’assistente vocale informazioni di ogni genere, di effettuare una ricerca web su determinati argomenti o di acquistare un prodotto o una app su iTunes o sull’Apple Store.
Con il tempo anche le intelligenze artificiali sviluppate dalla concorrenza, in particolare Google e Microsoft, si sono molto evolute, ma non hanno mai raggiunto una totale simbiosi con il sistema operativo di riferimento come Siri. Da questo punto di vista Apple rimane all’avanguardia e il suo assistente vocale è una componente importantissima ed integrante del sistema Apple, dove dispositivi diversi possono essere facilmente sincronizzati ed utilizzati in modo sinergico.
Si tratta di un passaggio imprtantissimo ed esclusivo del mondo Apple, visto che i dispositivi con sistema operativo Android sono ancora ben lontani, per non parlare di quelli Microsoft, dall’offrire prestazioni di utilizzo combinato paragonabili a quelli dell’azienda di Cupertino.
Curiosità e domande su Siri
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Ipermela non si limita infatti a vendere dispositivi Apple, ma fornisce consulenze e pareri su tutto il mondo creato attorno ai melafonini e ai dispositivi dell’azienda di Cupertino, compreso tutto il comparto software.
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