Se ne parla ormai da diverso tempo, forse troppo: sì, la Apple sta davvero lavorando su di un progetto relativo alla guida autonoma.
Si tratta, in realtà, di un progetto che è persino in una fase avanzata dei lavori, tant’è che ormai i dettagli che vengono rivelati al pubblico profano e voglioso d’informazioni iniziano a essere davvero tanti.
Il progetto per la guida autonoma targata Mela, insomma, non può più essere nascosto, né sembrare una fantasia troppo spinta di coloro che cercano di scoprire quali sono i dettagli su cui la Apple lavora e perché lo fa.
A dire il vero la maggior parte delle informazioni è trapelata in seguito a una denuncia a carico di un ex dipendente che è stato accusato di aver rubato dei dati della Apple.
Proprio da questo caso si può capire di più su ciò che sta accadendo tra le mura di Cupertino, perché la Apple stessa cerca di mantenere il massimo segreto su ogni cosa.
Guida autonoma targata Apple: da dove arrivano le info?
La denuncia riguardava un uomo di nome Xiaolang Zhang, licenziato dalla Apple proprio in seguito al fatto che fece trapelare alcune informazioni sullo stato di lavori della Apple sul progetto di guida autonoma.
Il suo compito?
Era quello di esaminare i dati relativi ai sensori posizionati a bordo dell’automobile.
Successivamente è passato alla X-Motors e, secondo l’inchiesta, si è portato dietro anche numerose informazioni che riguardano i nuovissimi brevetti per i progetti di guida delle auto sprovviste di un conducente.
Proprio questo gli sarebbe valso una denuncia e sebbene siamo sicuri che ormai Zhang non sia affatto molto felice della cosa, dall’intera questione sono trapelate numerose informazioni che riteniamo alquanto interessanti… il tutto sull’argomento self driving car della Apple!
Tra le numerose informazioni trapelate è stato rivelato, per esempio, che ci sono oltre 5.000 dipendenti al lavoro su questo tipo di tecnologia. Ben 5.000!
Questo dimostra senz’altro che la casa di Cupertino è schierata di prima persona nel settore e che conferma anche come la Apple ci lavori da diverso tempo ormai.
Solo per questa piccola informazione l’ex dipendente della Apple rischia fino a 10 anni di reclusione, nonché una multa ben considerevole: oltre 250.000 dollari.
Questo è per dire quanto la Apple ci tiene alla riservatezza, nonché alla protezione dei suoi dati e della proprietà intellettuale di Cupertino.
Subito dopo quello che a tutti gli effetti si può chiamare un tradimento in piena regola, la Apple ha rilasciato una dichiarazione secondo quale sta lavorando con le varie autorità per garantire che questa persona paghi per le proprie azioni e si assuma le proprie responsabilità.
Le nuove forme di mobilità, insomma, sembrano per davvero rappresentare il futuro.
Un futuro che talvolta può sembrare incerto e ricco d’insidie di vario genere, ma che, senz’altro, non è affatto così lontano come alcuni lascerebbero a pensare.
E se i lavori vengono mandati avanti addirittura da ben 5.000 impiegati si può soltanto immaginare a che punto potrebbe essere arrivata la ricerca.
Ma quali saranno le innovazioni dell’Hi-Tech incluse nella nuova tecnologia?
E, soprattutto, cos’altro si sa delle automobili a guida autonoma che molto presto potrebbero persino arrivare sul mercato internazionale?
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Apple e Volkswagen: chi con chi?
Sebbene di recente non ci sia stato precisamente un periodo molto fortunato per le varie sperimentazioni relative a numerose forme di mobilità.
Soprattutto dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, ci sono stati comunque alcuni passi in avanti che occorre considerare perché potrebbero cambiare del tutto il modo di vedere questo nuovo ramo dell’Hi-Tech.
Ci sono stati numerosi incidenti che hanno caratterizzato lo sviluppo di numerosi programmi, questo sì. Ma si è trattato unicamente di una parentesi “nera” ben presto superata per dirigersi sempre in avanti e mai indietro.
Dalle parti diApple e Volkswagen deve pur sempre regnare una certa positività, considerando che proprio in questo, non propriamente roseo, periodo le due aziende, ognuna leader nel proprio settore, hanno sottoscritto un accordo commerciale che prevede la possibilità di montare le tecnologie della casa di Cupertino sulle 4 ruote con il logo della Volkswagen.
A guadagnarci su sono entrambe, ma questo non è tutto. Questo poiché la cosa indica come ci sia un certo avvicinamento tra le due aziende che in futuro potrebbe rivelarsi in un aumento delle dimensioni di commercializzazione.
Per non parlare che entrambe le aziende sono interessate nella realizzazione delle auto a guida automatica, tant’è che la Volkswagen è stata una delle prime a impegnarsi su questo fronte.
Inizialmente l’evoluzione del sistema a guida automatica nelle auto toccherà principalmente i mezzi che sono destinati al trasporto degli impiegati di Cupertino…
Ma ovviamente si tratta solo di un piccolo passo che in futuro nemmeno troppo remoto dovrebbe portare a traguardi più ampi e a degli orizzonti infiniti.
A parlare di questa collaborazione che a molti potrebbe sembrare addirittura inaspettata ci pensa il giornale Bloomberg,che d’imprecisioni ne fa ben poche.
Proprio egli rivela che sia stata la Apple a prendere l’iniziativa e sviluppare principalmente il programma Titan, che come scopo finale aveva proprio la creazione del veicolo elettrico a tutto spiano. Successivamente l’obiettivo è stato cambiato per via di alcuni problemi relativi allo sviluppo.
Senza dimenticarsi che anche il New York Times, – un altro giornale autorevole, – ha dato la notizia relativa alla collaborazione tra la Apple e Volkswagen.
Il tutto anche dopo la rottura delle trattative con altre case automobilistiche che però non hanno accettato alcune richieste e condizioni della Apple: la BMW e la Mercedes-Benz.
Il problema principale nato con queste due aziende riguardava due aspetti in particolare: il design e il controllo dei dati. Alcune indiscrezioni di mercato rivelano come la Apple abbia incontrato delle notevoli difficoltà con l’automobile senza il guidatore.
Cosa che ha costretto gli alti manager di Cupertino a rivedere al ribasso le proprie aspettative per quel che è un settore in cui, – ne siamo proprio sicuri, – c’è ancora molto da scoprire.
Il programma della Apple, però, è stato ridotto così tanto che sembra addirittura che l’azienda americana si ritrovi dietro ai suoi rivali.
Proprio qui entra in gioco l’accordo con la Volkswagen: la Apple lavorerà sui nuovi T6 Transporter cercando di trasformare questi veicoli in dei veri e propri shuttle autonomi per i propri dipendenti, realizzando quindi un progetto sul quale è molto indietro.
L’attenzione verso questa accoppiata (che senz’altro può essere quella vincente) è così alta che si ha paura di non consumarsi nell’attesa delle novità e dello sviluppo dei lavori nel settore.
Anche il team che lavora sul “caso” sembra essersi finalmente avvicinato a quel che si può considerare come una soluzione.
Una di quelle che però restano ancora ben lontane nonostante tutti gli sforzi fatti in merito. I diretti concorrenti della Apple, come la Google con la sua divisione Waymo, stanno già testando le automobili sprovviste del conducente sulle strade americane.
A questo si aggiungono anche numerose case automobilistiche e varie start-up che vogliono essere le prime a creare il brevetto sulle auto a guida autonoma.
Tutto questo nonostante i vari ostacoli, tra cui occorre ricordare quello incontrato dalla Uber, quando l’applicazione per auto con conducente ha subito dei malfunzionamenti e l’automobile ha investito un passante, uccidendolo sul colpo.
Anche sul versante targato Tesla ci sono numerosi problemi relativi allo sviluppo dei programmi simili.
E se l’Apple Car fosse vicina al debutto?
Ovviamente c’è sempre qualcuno che deve fare il bastian contrario a ogni cosa e questo riguarda anche il mondo della Apple.
Secondo alcuni esperti del settore, difatti, l’Apple Car sarebbe ormai realizzata, ma ancora segreta. Di più: sarebbe già pronta per essere presentata al pubblico e commercializzata.
Le voci di corridoio, difatti, ammettono la possibilità che siano iniziati i colloqui di collaborazione tra la Apple e il DMV californiano per iniziare i test decisivi per sviluppare l’auto a guida autonoma realizzata in Cupertino.
Il colosso americano, inoltre, sembra aver addirittura nominato unresponsabile EPM (il programma d’ingegneria) per il già citato Titan Project.
Si tratta senz’altro di un passaggio fondamentale e utile per far sì che il grande sogno diventasse realtà. Lo stesso emerge da numerosi documenti di un altro giornale famosissimo su scala mondiale: il Guardian.
Proprio quest’ultimo riporta di una meticolosa accelerata da parte della casa di Cupertino, che vorrebbe finire i test il prima possibile e vendere il suo prodotto.
L’accelerata dipenderebbe, per l’appunto, dal rapido sviluppo dei programmi simili dei diretti concorrenti: Uber, Tesla e Google su tutti gli altri. Tutte queste aziende, difatti, sarebbero già su di un altro livello rispetto alla Apple.
Google, poi, sembra addirittura aver sviluppato una propria flotta di automobili a guida automatica. Tali veicoli targati Google sarebbero già sulle strade californiane dove stanno facendo i test. A questo si aggiunge il fatto che la Google pianifica di realizzare numerosi veicoli simili già tra qualche anno, perché l’automobile a guida automatica deve diventare una concreta realtà nel minor tempo possibile.
Ma… c’è un ma: Il DMV della California è in procinto di sviluppare delle regole completamente nuove relative all’implementazione dei veicoli a guida autonoma in pubblico.
Stando a quanto riportano i rumors, sarebbe proprio questo l’ostacolo principale della Apple: le condizioni sono cambiate.
Il DMV ha pensato di rielaborare le regole in seguito al già citato incidente dell’Arizona e attualmente viene amministrato persino un programma per test per i vari fini sperimentali delle auto a guida autonoma.
Ciononostante, sono già 10 le aziende che hanno ricevuto i permessi per più di 300 test drive con l’utilizzo di oltre 80 veicoli.
Tra le principali aziende automobilistiche che si occupano dei testi spiccano delle Big del settore, come Honda e BMW.
Inoltre, la richiesta del permesso comporta obbligatoriamente la perdita della segretezza.
Questo poiché per avere il permesso è necessario rivelare alcuni dettagli fondamentali, tra cui:
– la marca del veicolo.
– il modello.
– il numero d’identificazione del veicolo e così via.
Inoltre vanno pubblicate le caratteristiche dei veicoli autonomi al fine d’identificare i vari collaudatori con lo stesso nome.
A tutto questo si aggiunge anche l’obbligo di spiegare come i driver faranno fronte ai malfunzionamenti dell’auto a guida autonoma.
Come se tutto ciò non bastasse, la Apple viene anche obbligata a segnalare i vari disimpegni, ovvero i momenti in cui la vettura passa dal comando automatico a quello del conducente.
Infine vanno segnalati anche gli incidenti in cui la vettura viene coinvolta.
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Cosa ci riserva il futuro?
Comunque sia, il fatto che la Apple stia trattando con la DMV ci suggerisce che il suo veicolo autonomo è ormai pronto per debuttare, visto anche l’impegno di un responsabile del programma d’ingegneria nominato per il Titan Project.
Quest’ultimo arriva al progetto solo quando questo è ormai pronto per debuttare, in quanto deve coordinare il lavoro delle varie squadre che si occupano degli aspetti hardware e di quelli software.
Per il resto possiamo sperare che il veicolo a guida autonoma venga incluso nell’intero ecosistema della Apple e non sia semplicemente un iDevice al di fuori dello stesso.
Così come speriamo che non sia affatto un iDevice, in quanto modo si rovinerebbe sicuramente l’intera auto.
Considerando tutto il lavoro svolto e il tempo trascorso dall’inizio dei lavori, secondo noi è piuttosto lecito aspettarsi qualcosa di fantasioso e ingegnoso.
Qualcosa che non sia uguale ai prodotti delle aziende-concorrenti (ovviamente), ma che dia comunque dei grandi risultati senza dimenticarsi di ciò che il marchio Apple ha rappresentato nel corso del tempo: la qualità, la versatilità, la protezione dei dati, ma anche la sicurezza. Senza dimenticarsi dei costanti aggiornamento effettuati con l’intenzione di rendere l’itera auto migliore di com’era solo qualche giorno prima.
Si sa di già, comunque, che i primi test effettuati dalla Apple saranno svolti su di un modello di auto Lexus.
Tuttavia sarebbe opportuno non dilungarsi oltre a parlare di ciò che resta ancor oggi coperto da un alone di mistero.
Perché non si sa quasi nulla delle tecnologie incluse in queste macchine, – se sono nuove oppure quelle vecchie, ma semplicemente aggiornate per poter funzionare con un’auto a guida autonoma, – né delle loro dimensioni, capacità.
Persino il design resta ancora un fattore tutto da scoprire!