iPhone, da dove nasce l’idea?

iPhone dove nasce idea

Storia dell’iPhone: ecco come è nato

Ormai la Apple ha venduto più di 1 miliardo di iPhone, ma ancor oggi non è molto chiaro come è nato il tutto. Quali erano le idee di base e soprattutto dove Jobs ha preso l’idea di uno smartphone tuttofare destinato a rivoluzionare per sempre il mercato.

I retroscena relativi alle intuizioni di Jobs e alle sue scelte ci sono stati svelati niente da meno che da Scott Forstall, uno stretto collaboratore di Jobs nonché, – così dicono, – uno dei suoi migliori amici durante gli anni di ascesa dell’iPhone verso gli apici dell’Hi-Tech.

E sebbene possiamo certamente tralasciare i vari dettagli relativi alla nascita del melafonino, conviene concentrarci soprattutto su di un aspetto principale: l’idea. Proprio l’idea ha spinto Jobs ha creare quello che a tutti gli effetti si può considerare come un unicum. Proprio l’idea ha fatto nascere la passione e la cura con cui sono stati gestiti tutti i modelli d’iPhone, fino ad arrivare a ciò che sono oggi: una garanzia.

Ma qual è stata l’idea principale? Qual’era il fuoco che ha acceso tutto?

Ebbene, oggi si sa cos’era. L’idea, – stando a quanto ha detto Forstell, – non proveniva nemmeno da Jobs, quanto era una risposta collettiva a un progetto su di cui lavorava la compagnia Microsoft.

Il progetto di base venne rivelato a Steve da un membro della Microsoft, un po’ una spia al servizio della Apple. I due si erano conosciuti grazie all’amicizia tra le loro mogli e da allora diventò una specie di chiodo fisso nella testa dell’uomo.

Sembra proprio che il dipendente della Microsoft rivelò a Jobs che la compagnia lavorava su di un tablet rivoluzionario, un piccolo computer che sarebbe stato utilizzato per mezzo di un comodo pennino.

La rivelazione scatenò una profonda reazione dello stesso Jobs, che fu spinto da un forte spirito competitivo e decise di anticipare la Microsoft dando vita a un proprio progetto. Ecco allora che Steve Jobs arrivò negli uffici della Apple e mise davanti ai propri dipendenti una soluzione alternativa e per certi versi migliore.

Il team doveva anticipare la Apple, per fare in modo che il suo iDevice uscisse prima e sembrasse quello originale, mentre il tablet della Microsoft doveva sembrare solo una brutta copia. Vi era, però, una modifica che il genio dei nostri tempi volle apportare. Si trattava dell’uso del pennino, già allora considerato da molti vecchio e obsoleto.

Il pennino, difatti, si poteva perdere e smarrire, il che rappresentava un bel problema considerando che a quel punto utilizzare il tablet diventava molto difficile, se non impossibile del tutto. Iniziò così il lavoro sul nuovissimo tablet targato Mela, uno di quelli che doveva in qualche modo far fare il salto di qualità alla Apple. Mentre il lavoro continuava, Jobs un giorno del 2004 andò in un bar.

Si sedette lì e mentre rifletteva sul tablet, il suo sguardo si posò su un gruppo di persone che usavano dei cellulari e non ne erano affatto felici. I cellulari di allora, in effetti, erano decisamente poco funzionali. Anche se piccoli, la loro batteria durava poco e le cose che se ne potevano fare erano decisamente pochissime. Ecco allora nascere l’idea: ridurre le dimensioni del tablet ancora, in modo da avere non un tablet, ma un cellulare.

Proprio in quell’istante, in quel bar della California nacque l’idea dell’iPhone. Lo stesso giorno il progetto del tablet venne abbandonato e dinnanzi agli impiegati dell’azienda venne posizionato un nuovissimo obiettivo: l’iPhone. Un’idea originale, rivoluzionaria, senza pari nel mondo. E tutti si misero subito al lavoro.

Per l’onor del vero bisogna dire che l’idea del tablet non venne abbandonata completamente, ma soltanto sospesa. Ben sappiamo, difatti, che successivamente uscì come l’iPad, una linea di tablet della Apple destinata anch’essa alla storia. Ma concentriamoci sull’iPhone e mettiamo da parte tutto il resto, per ora.

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Le idee e l’iPhone: cosa c’era d’innovativo?

Al giorno d’oggi sembra che il successo dell’iPhone sia arrivato da solo e che nessuno abbia alcun merito. In realtà nel 2006 l’iPhone sembrava un gioiello tecnologico di primo ordine. Non c’era niente di paragonabile all’iPhone, che era al vertice di ogni cosa.

Jobs riteneva, difatti, che i cellulari sarebbero diventati molto più funzionali e utili alle persone comuni se le aziende che li producevano avessero ampliato le loro funzionalità. Da qui lo sforzo, – immagine, gigantesco, incredibile, – nella realizzazione di un dispositivo che unisse in sé diverse funzionalità. Non parliamo delle foto o della videocamera: qualcosa del genere si poteva già trovare, per esempio, negli smartphone Nokia.

Contemporaneamente la Apple cercava di spingersi oltre anche in un altro settore, che riguardava prettamente l’evoluzione naturale dell’iPod (che, ricordiamolo, era il successo primario della Apple e tutti gli altri arrivarono soltanto in seguito). Forse anche grazie a quell’intuizione arrivò un altro pensiero: unire in un solo device la funzionalità dell’iPod con il PC oppure con il telefono.

In particolare l’accento venne posto sulla possibilità di accedere al web tramite il proprio iPhone. Se ora stai pensando che la strada era liscia e priva di ostacoli, sappi che ti stai sbagliando grandemente. Le difficoltà non mancarono di certo e la stessa idea di Jobs era ritenuta da molti come impossibile da realizzare, quasi come se fosse un folle… Già, un folle visionario che riusciva a vedere oltre, riuscendoci per giunta!

Le problematiche a cui si doveva far fronte comune non erano di certo poche. Innanzitutto, l’aumento delle funzionalità comportava anche la diminuzione della velocità di navigazione all’interno del sistema operativo del Device.

Questo ha richiesto l’impiego di un nuovo sistema operativo che riuscisse a svolgere più operazioni senza incepparsi. In questo modo è nata la prima versione di iOS. Ma non era tutto, poiché bisognava anche adattare il sistema a un display molto diverso da quelli che esistevano al tempo, un display touchscreen.

Si dice che il gruppo di lavoro era riuscito a realizzare uno schermo di quel genere, ma anche quello non bastava, poiché Jobs chiedeva che quello schermo fosse multitouch.

Per realizzarlo ci sono voluti mesi, ma alla fine il team ci è riuscito. Difatti, il display multitouch ha dovuto rappresenta l’interfaccia principale per l’utente.

In seguito è stata eliminata la necessità della tastiera fisica, di cui non c’era più alcun bisogno considerando il cambio d’interfaccia principale. Si trattava di un’altra novità assoluta, poiché tutti gli smartphone di allora funzionavano solo con una tastiera annessa e si trattava certamente di un’altra idea folle che poteva anche non funzionare.

Fino alla fine ci credeva solo Steve che spingeva gli altri a fare di più. Si dice che in questo momento sia nata la famosa frase associata a Jobs: “Le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero”. In seguito, quando finalmente il primo iPhone fu pronto, avvenne la sua presentazione.

 

La presentazione del primo iPhone

Evento memorabile, senz’altro, destinato a entrare negli annali dell’Hi-Tech.

Avvenne il 9 gennaio del 2007 e alcuni dicono che da allora il mondo non fu più lo stesso. Secondo noi, beh, hanno ragione.

Lo stesso giorno, durante il famoso Macworld Convention, Jobs presentò al pubblico ben 3 nuovi prodotti dell’azienda. In primo luogo il pubblico poté sentire di un nuovo iPod con il touchscreen. Si dice che molti rimasero entusiasti e vollero vedere le altre innovazioni della Apple, la cui presentazione non tardò ad arrivare.

In secondo luogo arrivò il telefono rivoluzionario che non conosceva nessuno. E successivamente al pubblico venne presentato anche un altro prodotto. Non era per niente particolare, – si dice, – ma molti se ne interessarono comunque chiedendosi come fosse possibili.

Quindi arrivò un colpo di scena, che molti reputano essere stato un colpo di genio dello stesso Jobs. Tutti e 3 i prodotti vennero letteralmente “uniti” e Jobs svelò che in realtà tutti e 3 erano un solo dispositivo: l’iPhone. Nella sala del Macworld Convention calò un silenzio di meraviglia, ma Jobs proseguì spiegando le varie funzioni del nuovo smarthone.

Partì, – si dice, – dalle gallerie fotografiche, si soffermò sulla musica, non si dimenticò del web, ricordò anche le varie funzioni multimediali, ma l’e-mail e così via.

Il tutto continuando ad accentuare l’innovazione di quello smartphone, che letteralmente si poteva vedere in ogni suo dettaglio, in ogni elemento. In quel modo iniziò una nuova era per i prodotti Hi-Tech: arrivò il tempo del doppio tap e del pinch to zoom.

Non male, no? Il resto è pura storia, poiché negli anni successivi diversi altri modelli sono stati lanciati sul mercato dalla Apple. Ogni modello ha portato con sé diversi miglioramenti e innovazioni tecnologiche uniche al mondo continuando quella che era una precisa tendenza imposta all’azienda dallo stesso Steve Jobs.

Nuovi design, nuove funzionalità, nuove opzioni, ma anche nuovi materiali costruttivi hanno spinto la Mela a diventare presto la prima azienda a essere riuscita a raggiungere il traguardo in un trilione di dollari di valore complessivo. I prezzi, ovviamente, non erano affatto bassi, ma considerando l’immensa tecnologia messa a punto per realizzare questo tipo di dispositivi, alla fine dei conti il tutto sembra molto logico e quasi razionale.

Grazie alla Apple paghiamo per la qualità e non per la pubblicità e non è affatto un caso se attualmente i dispositivi realizzati dalla compagnia di Cupertino vengono a tutti gli effetti considerati come l’apice della tecnologia moderna. E ogni anno l’esercito dei fans della Apple tutti si chiedono: quali saranno le novità introdotte con il melafonino? Il nuovo iPhone sarà all’altezza dei suoi predecessori? Reggerà l’incredibile concorrenza degli smartphone come Samsung?

Insomma, ogni anno è una nuova storia e ogni anno porta con sé qualcosa di nuovo e avanzato: anche questa è Apple. Il tutto anche considerando che gli stessi vertici della Apple descrivono la propria creazione come limitata, molto limitata.

Sulla scia di questo, vediamo di capire da cosa è partita la Apple e quali funzionalità ha aggiunto nel corso della sua storia.

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Apple e le sue novità: ecco quali sono

Dunque, siamo partiti dicendo che la Apple ha incluso in un solo telefonino diverse funzioni che a quel tempo erano tipiche per altri accessori. La galleria fotografica, la connessione al web, il touchscreen, il multi-screen e così via.

Nel tempo, però, la Apple ha lavorato sodo per evolvere ulteriormente la propria creazione. Per l’onore del vero bisogna dire che molte idee sono nate proprio dalla testa di Steve Jobs (prima) e da quella di Tim Cook (dopo). Ma bisogna anche dire che il merito va a tutto il team di lavoro della Apple, dai semplici impiegati ai capi dei reparti che sono stati in grado d’imprimere al lavoro della Mela una precisa filosofia da seguire negli anni.

Dunque, tra le innovazioni principali occorre ricordare l’iCloud, che fu un servizio di storage che migliorò incredibilmente l’esperienza di utilizzo dell’iPhone. Con la comparsa della Nuvola, gli utilizzatori dei sistemi della Apple non dovevano più salvare le immagini o i video sulla memoria fisica del melafonino, ma potevano permettersi di spostarli sulla nuvola e conservarli lì per tutto il tempo necessario.

Era un servizio gratis e comodo da usare. Non bisogna, però, dimenticarsi anche dei materiali di costruzione diventando sempre più leggere, senza peggiorare il grip. A questo si aggiungono anche gli elementi hardware di grandissima importanza: basti pensare al chip A12, un processore che ha migliorato tantissimo le prestazioni degli ultimi iPhone.

Sebbene agli inizi l’azienda americana fosse costretta ad appoggiarsi alle fabbriche e produttori asiatici, al giorno d’oggi essa sta diventando sempre più indipendente e autonoma, il che si riflette certamente anche sulla qualità di utilizzo dell’iPhone (migliorata notevolmente negli anni).

Attualmente, inoltre, possiamo usufruire di alcuni servizi impensabili nel 2006. Per esempio, chi avrebbe potuto pensare a una camera True Depth? E chi al notch? E chi ai diversi sensori che rendono possibile l’identificazione del volto tramite Face ID?

Siamo piuttosto convinti che anche per lo stesso Steve Jobs queste idea sarebbe potute sembrare come fin troppo rivoluzionarie, ma oggi sono possibili soprattutto grazie alla sua capacità d’immaginazione.

E questo non è nemmeno tutto. Oltre a possedere una propria applicazione per i messaggi (iMessage), Apple offre anche il simpatico servizio di Memoji e Animoji che piace proprio a tutti in quanto permette di creare una specie di proprio alter-ego. Insomma, per ricapitolare tutte le innovazioni che l’azienda di Cupertino ha apportato negli anni ci vorrebbe sicuramente un’enciclopedia, se non qualcosa di più.