Apple HomePod, si potrà anche telefonare

Apple HomePod telefonare

Apple HomePod: il telefono è arrivato?

Tra le principali innovazioni della Apple c’è n’è una in grado di far restare a bocca aperta anche i più grandi scettici: nel giro di qualche mese l’Apple HomePod potrà funzionare da telefono.

Questa funzione è stata inserita dagli ingegneri della Apple nel firmware dell’iOS 12, motivo per cui tutti i dispositivi dotati di questo sistema operativo potranno svolgere anche la funzione del telefono.

La stranezza principale, però, riguarda soprattutto il HomePod, considerando che gli altri device con questo firmware sono l’iPhone, l’iPad, l’iMac e così via, sono già dei telefoni.

Un All-In-One, tutto incluso, insomma, come piace proprio alla Apple e ai suoi ingegneri in eterna ricerca di evoluzioni e miglioramenti. E sebbene si sappia di già che a breve 

l’Apple HomePod non sarà solo un HomePod, ma anche un telefono, in molti sono ancora alla ricerca di una data quando questa funzionalità sarà resa ufficiale. Gli utenti sono in attesa e quest’ultima cresce, perché si tratterà di un altro traguardo importante per l’azienda.

La voce che rimbalza in rete, in realtà, è ben più di una voce di corridoio a cui siamo abituati da ormai troppo tempo. Non si tratta nemmeno di un rumore di fondo, bensì di un dato quasi ufficiale: l’altoparlante della casa di Cupertino sta per avere un’altra importante funzione aggiunta.

Come verranno controllate le chiamate?

Tramite Siri, che, sfortunatamente, ancor oggi resta fruibile solo in pochissime lingue! Secondo le informazioni in nostro possesso, sarà proprio quest’assistente vocale a ricevere oppure effettuare le chiamate tramite i comandi vocali che dovrai impartire.

Niente di più immediato e più facile che sia stato fatto da… anni! Il primo a darne la notizia è stato un sito francese che si occupa proprio di tutto ciò che riguarda il mondo Apple: iGeneration. 

Gli esperti di questa piattaforma sembrano aver scavato bene in fondo su iOS 12 scoprendo questa funzione che per ora è nascosta.

Oltre a quella di poter fungere da telefono, – cosa per la quale serviranno comunque delle migliorie, – sembra proprio che siano state individuate anche molte altre funzioni che presto potranno diventare un’importante realtà inclusa nell’altoparlante smart della Apple. 

Tra tutte le funzioni scoperte, però, la più importante resta quella relativa alla possibilità di ricevere ed effettuare chiamate. Tuttavia, resta comunque l’obbligo di dover abbinare l’altoparlante al telefono…Questo poiché si tratta di un normale funzionamento dell’ormai famosissimo ecosistema Apple. 

In mancanza di un accessorio di vitale importanza, come l’iPhone, sarà impossibile utilizzare la funzione telefonica dell’HomePod in quanto mancherà proprio il collegamento a un telefono.

Probabilmente è questo l’aspetto più negativo dell’intera questione, in quanto si tratterà comunque di un dispositivo non autonomo, ma che dovrà essere associato ad altri dispositivi per funzionare in modo pieno.

Ricordati anche che non si potrà associare l’Apple HomePod a un telefono Android, in quanto l’iOS 12 funziona soltanto con gli altri sistemi operativi di questo tipo.

Per questo dovrai comunque farlo funzionare solo dentro il sistema dei dispositivi Apple, altrimenti non riuscirai mai a trarne il massimo.

LEGGI ANCHE: Perché scegliere un prodotto Apple?

 

Apple HomePod: come ha visto questa novità l’utenza?

Nonostante l’Apple HomePod si arrivato sul mercato solo verso la fine di dicembre e soltanto in alcuni Paesi, nonché dotato di pochissime funzionalità, l’aggiunta delle funzioni è stata accolta in un modo molto positivo.

Gli utenti, insomma, hanno ben visto la tendenza al miglioramento, considerando che attualmente si tratta di una novità assoluta e senza pari. Nessun’altra azienda di produzione dei dispositivi di questo genere è mai riuscita a spingersi così oltre, realizzando persino degli HomePod in grado di ricevere ed effettuare delle telefonate.

E non sarebbe nemmeno la prima novità relativa agli Apple HomePod che l’azienda di Cupertino aggiunge. Tutt’altro! Già qualche settimana addietro la Mela ha aggiunta la funzione di supporto per lo streaming eseguito tramite gli AirPlay2. 

Oltretutto, sempre la Apple ha aggiunto il controllo audio multiroom. 

Tuttavia, anche le aziende-rivali sono riuscite ad acquisire delle funzionalità aggiuntive, tra le quali spicca la funzione che permette di fornire il supporto alle chiamate oppure di parlare tramite l’intercom. 

Sfortunatamente, nonostante la grande attesa e il ricevimento positivo ricevuto dall’utenza, ancor oggi non è chiaro quando arriverà il nuovo aggiornamento con la possibilità di chiamare direttamente da Siri. 

Tuttavia, considerando che l’iOS 12 è un sistema operativo che dovrebbe arrivare a settembre, potremmo dire che manca solo qualche settimana per poter vedere all’opera questa nuova funzionalità. Certo, le nostre speranze di upgrade per questa fantastica opzione sono, ancor oggi, soltanto delle speranze che potrebbero non diventare reali.

Del resto, il giornale stesso potrebbe aver sbagliato nelle sue valutazioni e si tratta semplicemente di una componente inclusa nell’HomePod che comunque non sarà mai utilizzata del tutto. Solo il tempo ci farà sapere cosa, come e quando: noi possiamo soltanto aspettare, oppure cercare d’indovidinare cos’altro la Apple ha in mente e riserva ai suoi fedelissimi, il che non è affatto facilissimo considerando le molteplici idee della Mela.

Al giorno d’oggi, l’unica cosa certa è che nel firmware si trova comunque la funzione, ma resta ancora da scoprire se quest’ultima verrà realmente abilitata oppure no. In quest’altro caso occorre aspettarsi altre novità e possibilità, nonché aprire le porte a molteplici eventi con cui la Apple potrebbe cercare di sorprendere i propri fedeli.

Non che non sia abituata a farlo… Proprio perché prevedere il comportamento della casa di Cupertino risulti oltremodo difficile, sarebbe lecito aspettare la data di release ufficiale del nuovo sistema.

Perché tutto quello che si dice prima potrebbe essere, con una gran dose di probabilità, del tutto erroneo. Ma ascoltare i vari specialisti e analisti?

Nonostante le voci che circolano, diventa sempre più difficile anticipare le mosse dell’azienda con il valore più alto del mondo, per questo anche i vari analisti potrebbero sbagliare.

 

Quali altre funzioni potranno essere supportate?

Non solo il supporto alle chiamate, ma anche alle altre funzioni dedicate appositamente allo smart speaker sarebbero incluse nella beta privata iOS 12.0 di questo iDevice. Tra le altre funzioni, spicca il comando Trova il mio iPhone. 

Anche quest’ultimo potrà essere realizzato tramite Siri e darà all’utente la possibilità di trovare il suo melafonino utilizzando l’assistente vocale in lingua inglese.

Inoltre sembra proprio che nel firmware dell’Apple HomePod sia stata inclusa anche un’altra funzione ottimizzata: quella di supporto per più timer. 

Se solo nella versione precedente si poteva utilizzare questo dispositivo solo con il supporto per un solo timer, al giorno d’oggi le cose sono cambiate!

Questa è un’altra di quelle funzioni attesissime che risolveranno numerose limitazioni passate, con le quali gli utenti della Mela stanno comunque convivendo.

Sono tutte delle funzioni che conferiscono un certo valore aggiunto all’HomePod stesso, il quale già da sé include diversi speaker e ben 6 microfoni che permettono di far sentire la tua voce anche se sei distante.

Tuttavia, nella sua versione precedente non era stata prevista la possibilità d’interagire direttamente con la rubrica. L’utente, una volta che arrivava la chiamata o quando bisognava farla, doveva rispondere direttamente dal suo iPhone e solo successivamente trasferire la chiamata sull’Apple HomePod.

Con il nuovo firmware e la versione beta dell’iOS 12 questo dovrebbe cambiare e diventare più comodo per l’utente. Quest’ultimo, difatti, non dovrebbe più preoccuparsi di trasferire la chiamata. Tutt’altro: l’utente potrà attivare la chiamata, cercare un nome in rubrica, oppure alzare la cornetta semplicemente attivando l’assistente vocale Siri. 

Proprio grazie a Siri potrai trovare un contatto, un numero, rispondere alle chiamate, ricercare qualcosa nella cronologia e così via. Niente più obbligo di trasferire la chiamata dal telefono all’Apple HomePod!

La funzione Trova il mio iPhone permette all’utente di chiedere all’assistente Siri di localizzare il suo melafonino e di farlo suonare.

Oltretutto è stato introdotto il tasto “fix Wi-Fi” (sebbene pare che il nome sia ancora provvisorio), è quasi certo che esso comparirà comunque, forse sotto un altro nome. Grazie a questo tasto sarà possibile connettere l’HomePod 12.0 alla stessa rete Wi-Fi alla quale è associato l’iPhone.

Grazie al supporto ai timer multipli, poi, gli utenti potranno azionare più timer in contemporanea, il che rappresenta una funzione utilissima soprattutto in cucina.

Proprio in questo ambito si potranno avviare timer differenti per i diversi pasti o ingredienti che stai preparando. Basta semplicemente chiedere a Siri: sarà la stessa assistente vocale a occuparsi dell’assegnazione dei timer.

Inoltre, Siri potrà dirti lo stato del timer ed emettere un particolare suono una volta che il timer sarà scaduto. Anche questa novità, secondo le nostre stime, dovrebbe essere pubblicata in autunno.

LEGGI ANCHE: Centro assistenza Apple a Vicenza

 

Apple HomePod: la sfida a Echo e Google Home

L’evoluzione delle funzionalità legate ad Apple HomePod non rappresenta che un altro colpo nella battaglia che l’azienda di Cupertino sta svolgendo contro Echo, il leader del mercato realizzato in Amazon, e Google Home, un sistema simile all’Apple HomePod svelato nel novembre del 2017.

Cercando di farsi spazio su di un mercato già abbastanza saturo, la Apple cerca di utilizzare tutte le proprie armi.

Oltre al design innovativo, l’innata forza del marchio e le varie innovazioni, arriva, quindi, anche ciò che potrebbe spezzare l’andamento delle vendite, considerando che né Echo né Google Home non hanno ancora installato sui propri device le innovazioni di questo tipo.

Ciononostante, il dispositivo di domotica targato Amazon, presente sul mercato già da 3 anni, resta comunque il smart device migliore. Del resto è comunque meglio integrato con gli altri smart device e dispone di una platea di developer che hanno creato 10.000 prodotti collegati al sistema.

Questo solo per dire che Echo, oltre all’IA Alexa e alle funzioni di base, include anche migliaia di altre applicazioni che arricchiscono il prodotto e consentono di svolgere una vasta gamma di azioni, dall’ordinare una pizza alla prenotazione di un taxi. 

Già oggi, inoltre, Echo è facilmente in grado di dialogare con numerosi altri dispositivi smart, prodotti da aziende completamente diverse. Google Home non può vantarsi di aver creato un ecosistema simile, ma resta comunque avanti rispetto a HomePod per via delle funzionalità incluse nel device targato grande G. 

All’Apple HomePod sarà associata comunque una piattaforma che dovrebbe aiutare gli utenti nello sviluppo di alcune soluzioni ad hoc: HomeKit. Già da molto tempo si parla proprio di questo software che dovrebbe dare all’Apple HomePod una notevole spinta nel mercato, senza però entrare in diretto confronto con l’Echo, in quanto sarebbe sicuramente un…Suicidio.

Anche Siri appare tutt’ora meno sviluppata rispetto ad Alexa e si tratta senz’altro di un altro settore in cui la Apple deve migliorare molto per cercare di competere con i suoi diretti concorrenti sul mercato.

Quasi tutte le intelligenze artificiali tutt’ora presenti su questo tipo di dispositivi restano comunque limitati per quanto concerne la lingua, tanto che spesso l’unica ammessa è l’inglese. Magari sviluppando proprio il fattore delle lingue la Apple riuscirà presto a scavalcare la diretta concorrenza. Soprattutto Google Home, considerando che Echo si trova proprio oltre i limiti, posizionandosi così come la seconda azienda di dispositivi smart al mondo.

Anche per quanto riguarda le funzioni di riproduzione musicale ci sarebbe molto da dire, considerando che, più o meno, tutte e 3 le aziende sono quasi sullo stesso livello, sebbene la Apple offra la possibilità di accedere a Spotify e persino alla Apple TV, mentre le altre no (forse perché hanno comunque dei propri lati di forza alquanto importanti).