Una nuova app gratuita e Open Source permette di blindare il Mac, bloccare le pubblicità in tutte le app -non solo il browser- e impedire il tracciamento dei dati personali. E per di più, è semplicissima da usare. Ecco come si fa.
Quando si naviga su Internet, la privacy è un miraggio. Tra pagine Web, pubblicità, social, siti malevoli e mail, diventa sempre più difficile tenere per noi le informazioni che ci riguardano. E non è necessariamente un male di per sé: ad esempio, la pubblicità del super-sconto sull’assicurazione viaggi che compare su Facebook potrebbe tornare utile per risparmiare qualcosa prima della vacanza; e parimenti, il software della pubblicità potrebbe risolvere esattamente il tipo di problema che non riuscivamo a domare. Insomma, il confine tra pubblicità invadente e utile servizio diventa sempre più impalpabile, e il merito (o la colpa) è proprio della cosiddetta profilazione.
Con questo termine si intende l’insieme delle attività di raccolta ed elaborazione dei dati inerenti gli utenti di un determinato servizio online; è qualcosa che, molto banalmente, serve a capire cosa piace agli utenti e cosa no, cosa torna loro utile e cosa invece risulta addirittura deleterio; insomma, si cede un pezzetto di privacy per ottenere in cambio un servizio molto migliore. E comunque, in Europa esistono leggi molto rigide -in effetti le più rigide del pianeta- a tutela della privacy delle persone, dunque si può stare ragionevolmente tranquilli.
Ciononostante, le pubblicità che subissano la nostra navigazione quotidiana restano una gran bella seccatura; e la verità è che a tutti piacerebbe poterle eliminare di punto in bianco. La buona notizia è che si può, e con un firewall completamente gratuito e Open Source. Si chiama Lockdown e permette di bloccare i servizi di tracciamento e analisi, le pubblicità e molto altro con una differenza sostanziale rispetto ai plugin per Safari, Firefox e Chrome: laddove le estensioni funzionano solo all’interno del browser, quest’app blocca tutto a livello di sistema. Dunque, in tutte le vostre applicazioni.
E c’è un’altra importante caratteristica: l’intera attività di filtraggio avviene su Mac e nessun dato viene inviato all’esterno; inoltre, può essere personalizzata in ogni momento secondo le proprie esigenze. Per installare Lockdown non dovete far altro che scaricare l’app gratuita da questa pagina del Mac App Store:
Una volta installata e avviata, è sufficiente dare conferma, e fare clic sul pulsante di avvio dei servizi nella sezione “Firewall.” Quindi, fate clic su “Consenti” quando il sistema chiederà di aggiungere una configurazione VPN.
Il lucchetto blu indica che d’ora in avanti la connessione è protetta; il servizio è gratuito, ma se lo desidera si può aggiungere anche un abbonamento di anonimizzazione a pagamento denominato “Secure Tunnel VPN” assolutamente non obbligatorio (noi l’abbiamo semplicemente ignorato).
Il Log mostra tutti i tracker bloccati nelle ultime 24 ore; nella sezione Block List invece potete selezionare quali tipologie di servizio bloccare e quali no (un consiglio: evitate le versioni sperimentali caratterizzate dalla dicitura Beta. Potrebbero non funzionare correttamente). Per il resto, questo è quanto.
Per uscire dalla modalità protetta e tornare a visualizzare tutte le pubblicità, semplicemente disattivate il Firewall. E se per qualche ragione voleste disinstallare Lockdown, nessun problema: spegnete il Firewall, cestinate l’app e infine eliminate la voce Lockdown Configuration in Preferenze di Sistema → Rete, e siete a posto.
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