iPhone Xs ed il tesoro nascosto

iPhone Xs tesoro nascosto

iPhone XS: l’oro è fuori oppure dentro?

Già passata una settimana con i nuovissimi smartphone della Mela, eppure ancor ora si parla tantissimo che questo tipo di dispositivi hanno apportato al mondo.

Già molti hanno deciso cosa è piaciuto di questi dispositivi e cosa no.

Quali sono i lati vantaggiosi di questi iDevice? E quali quelli deboli? E pensare che solo un anno fa, dal palco dello Steve Jobs Theater, Tim Cook parlava di ciò che egli definiva come il futuro degli smartphone. 

Del resto Cook non è mai stato uno di quelli che si perdevano in troppe parole o chiacchiere. Tutt’altro. Sicuramente già allora era in vista ciò che a tutti gli effetti si può considerare come una vera e propria rivoluzione sia del settore che del mercato intero.

La rivoluzione che già allora mirava al prodotto più venduto dall’azienda di Cupertino in tutto il mondo, ma il cui successo era più grande soprattutto negli States, un po’ la casa della Mela.

A detta di Tim Cook, l’iPhone Ten avrebbe portato alla ribalta un display Oled ad altissima risoluzione da ben 5,8 pollici. Quest’ultimo doveva occupare il posto dell’ormai ben più famoso pulsante Home che andava sostituito con un modello completamente privo di pulsanti, un “touch” al 100%. E dentro doveva esserci un chip di cui è la Apple stessa il proprietario: l’A11 Bionic.

All’interno, inoltre, è presente anche un processore grafico aggiunto a un motore neurale chiamato Neural Engine (che rappresenta un’altra innovazione di elevatissima importanza).

Grazie a un hardware di tutto aspetto, ma anche di un supporto software che, senz’altro, è senza uguali nel mondo, l’iPhone X è presto diventato uno dei più venduti in tutto il globo. Oltre alle cose che si sanno, in quanto sono già state annunciate da tempo, ci sono dei tesori nascosti che vale la pena di scoprire…

Difatti, un anno dopo e dallo stesso palco del Jobs Theater lo stesso Number One of Apple, ha annunciato l’arrivo dei successori, tra cui ben 2 partono direttamente dalle solide basi dell’iPhone X. 

Il loro compito è quello di portare l’azienda di parecchio più in avanti. I due successori, come ben saprai, si chiamano iPhone XS e XS Max.

Già oggi li abbiamo provati, testati e analizzati, scoprendo che, benchmark, funzioni di realtà aumentata e applicazioni innovative, foto, video, giochi, immersioni acquatiche e le varie news di iOS 12 si tratta davvero del futuro degli smartphone.

Di più: si tratta dell’attuale top di gamma degli smartphone.

Probabilmente sono questi i modelli che possono mettere le basi per un futuro sviluppo del settore, sullo studio delle tecnologie e degli accessori.

La Apple, insomma, sembra averci lavorato non poco realizzando quello che per molti era soltanto una lontana fantasia.

Il giudizio? Ovviamente positivo!

Con il modello X la Apple aveva semplicemente dato un ulteriore impulso a un mercato che già da qualche anno è arrivato alla sua completa saturazione.

Con gli altri modelli che rappresentano una naturale evoluzione dello stesso l’azienda di Cupertino è semplicemente arrivata oltre. Ha perfezione i concetti, ha sviluppato la tecnologia di base del modello pivot, ha migliorato persino le prestazioni che già di loro erano uniche nel settore.

A tutto questo si aggiunge una particolarissima architettura interna che è stata data dal chip A12 Bionic. A tutto questo si aggiunge anche un costante lavoro svolto direttamente sulla fotocamera.

Uno di quei lavori che hanno fatto impallidire la fotocamera dell’ottimo modello iPhone X, per non parlare dell’hardware foto e video dei modelli precedenti. Per questo il modello SX è stato subito scherzosamente denominato La Mela d’Oro.

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iPhone Xs ed estetica: il gioiello del tesoro

Guardando il modello XS risulta praticamente impossibile distinguerlo dal modello X. Sin da subito, però, si può vedere la lineatura delle antenne che rappresenta uno degli aspetti più importanti dell’innovativo design di questo modello.

La lineatura si protrae di più verso il basso tagliando in due parti lo speaker sinistro situato nella parte inferiore dell’iDevice. Per il resto, però, i due iDevice sono quasi del tutto identici.

C’è, però, una piccola differenza relativa ai colori nei quali questi due iDevice sono presenti sul mercato. L’XS, per esempio, è presente nel color argento e in quello space gray.

 Gli altri sono disponibili anche nella versione gold, una particolare cromaticità oro. Quest’ultima è chiamata a ricoprire i vari profili in acciaio e tutti i dettagli metallici presenti sul dispositivo.

Proprio questo è il dettaglio principale che contraddistingue i due smartphone, ma già con la versione XS Max il discorso cambia profondamente.

Questo iPhone, difatti, è il modello di iPhone più grande mai realizzato. Esso include uno schermo edge-to-edge e il display da 6,5 pollici che lo rendono uno smartphone quasi gigantesco.

Anche in questo caso risulta assente il tasto Home e la superficie anteriore dell’iDevice risulta completamente occupata da uno schermo Oled da un’elevatissima risoluzione pari a 2688×1242 pixel. Della tipologia Super Retina, questo display è dotato persino della tecnologia True Tone, che lo rende ancora più unico ed esclusivo.

Solo guardando le caratteristiche tecniche di questo display si può facilmente capire come questo sia il più grande di quelli mai apparsi su di un iPhone e offre un’esperienza visiva che, al di fuori di ogni dubbio, è unica. 

Soprattutto nel caso decidessi di usare questo iDevice per guardare i film o le serie televisive, scopriresti presto che questo iPhone si può addirittura usare come un piccolo notebook. 

Le dimensioni dell’immagine sono ideali, l’immagine stessa lavora in velocità mostrando tutti gli aspetti della questione fino nei minimi dettagli. Soprattutto la cosa vale per le App multimediali, nonché per quelle di classica produttività.

La superficie tattile, in sé, ha una risoluzione davvero gigantesca e garantisce persino un’esperienza di utilizzo molto fluida.

A un display di questo genere si associano benissimo le varie applicazioni creative-artistiche, come iMovie, Garageband, Pinnacle Pro, Assembly, Lumafusion e così via.

Essenzialmente il modello XS Max va benissimo per accorpare la grafica e i video in 4K. 

Lo schermo stesso del modello Max è alquanto immersivo… Utilizzandolo, rischi addirittura di dimenticare di avere davanti a te quello che è un semplice telefono.

 

Quali sono le differenze tra l’iPhone XS e l’XS Max?

Oltre alle dimensioni e il display, che rappresentano sicuramente le differenze più grandi, vi sono anche delle piccoli differenze relative alla potenza e alla risoluzione. Non a caso il modello più grande viene considerato leggermente più potente rispetto a quello minore.

Anche la risoluzione dello stesso display Oled è sicuramente più alta, ma occorre ricordare che attualmente è senz’altro il top di gamma in assoluto.

Non vi è un altro iDevice simile a questo con le stesse prestazioni. Ovviamente, le prestazioni sono strettamente collegate con la durata della batteria.

Senza entrare troppo nello specifico è possibile dire che dopo un completo ciclo di scarica e ricarica il modello Max dura circa 2 ore di più rispetto alla versione XS standard.

Il tutto, ovviamente, a parità delle App usare, dei settaggi di luminosità, del’utilizzo del WiFi, del 4G e così via. In tutto il resto i due modelli si equivalgono (o quasi). Basti pensare alla memoria, che attualmente è composta da ben 4 GB di RAM, che attualmente è 1 GB in più dell’iPhone X e dell’ormai noto iPhone XR, che avrà gli stessi 3 GB del suo predecessore.

Le memorie di archiviazione dei due dispositivi sono praticamente identiche: c’è la versione da 64 Gb, quella da 256 GB e, per la prima volta nella storia di Apple, anche la versione da ben 512 GB. 

Ovviamente i prezzi di questi modelli sono proporzionali alla memoria in dotazione. Qualche numero comunque cambia portando il modello Max in vantaggio, ma nell’utilizzo quotidiano le modifiche non si notano praticamente.

Lo spessore e il peso, poi, sono praticamente uguali alle medesime caratteristiche dei due predecessori, in particolare all’iPhone 8 Plus e all’X. A questo si aggiunge la possibilità di scoprire molto altro in quanto sono dei prodotti pensati davvero per tutti, anche se non tutti sono pronti a spendere circa 1300 dollari per questo genere di dispositivi.

A parte quelle citate, non ci sono più differenze. I due modelli sono del tutto uguali per quanto concerne Siri e il lato software. Non vi sono differenze per quanto riguarda l’assistenza o la garanzia sull’utilizzo.

Entrambi sono realizzati con gli stessi materiali e hanno la stessa resistenza. Tutte le differenze principali, quindi, derivano esclusivamente dalla differenza di dimensione tra un iDevice e l’altro.

Qualcuno preferirà avere uno schermo più grande (fermo restando che bisogna comunque spendere di più per uno schermo più grande). Qualcuno altro, invece, si accontenterà di un display più piccolo, ma ugualmente dotato di numerose funzioni extra.

Per questo la scelta di base da fare è davvero molto ardua e la cosa dipende per lo più da gusti personali e da quanto si è disposti a spendere per questo genere di dispositivi.

Ricordati che non si tratta di iPhone qualsiasi: sono dei top di gamma. Acquistandone uno avrai sul palmo della tua mano il massimo della tecnologia attualmente disponibile nel mondo.

Non vi sono uguali o alternative che possano reggere il confronto. Nemmeno il top di gamma Samsung si avvicina alla qualità targata Apple, motivo per cui è davvero difficile che tu non riesca a trovare come soddisfacente questo tipo di prodotto e non riesca a vederne i vari lati positivi.

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iPhone Xs e il tesoro nascosto? Qual’è?

Abbiamo sempre più rimandato questo momento e parlare del tesoro nascosto non è affatto così facile come potrebbe sembrare l’estasi dell’oro. 

Ma qual è il vero tesoro dei nuovi iPhone? Quello che è dentro? Si tratta di un aspetto dell’hardware che abbiamo già citato: il chip A12 Bionic. Si tratta senz’altro del chip principale.

Una CPU a ben 6 “core”, che rappresenta anche la prima sul mercato che è stata prodotta con la tecnologia a 7 nanometri. Essa riduce lo spazio tra i vari transistor e quindi permette di concentrare più sensori direttamente sulla superficie.

Leggendo le cifre e la statistiche, nonché le varie analisi dell’aspetto hardware di questo dispositivo si può sin da subito comprenderne le potenzialità.

I vari processi vengono gestiti non solo dal processore stesso, ma anche dal motore neurale di cui già abbiamo parlato prima, il Neural Engine. Proprio questo componente è anche il responsabile dei vari processi legati all’intelligenza artificiale dell’iPhone, cioè il famosissimo machine learning.

Sempre questo dettaglio è anche il primario responsabile dell’immagazzinamento dei dati che il dispositivo impara e che gestisce. Sembra proprio che questo motore interno sia in grado di calcolare oltre un miliardo di operazioni in uno stesso secondo.

Tuttavia, nel suo utilizzo quotidiano l’utente vedrà semplicemente uno smartphone che è molto più reattivo. I tempi di lancio, l’esecuzione delle applicazioni superiori e il riconoscimento del volto legato alla tecnologia del Face ID saranno tutti dei processi svolti in un secondo o ancora meno.

Le 4 unità di efficienza energetica comportano persino un minor consumo di batteria. E le App di realtà aumentata aggiungono all’interno dispositivo un tocco di classe in più che molti altri non hanno.

Tutto ciò che devi fare per convincerti dell’esclusività di questo dispositivo è semplicemente posizionare vicino i nuovi modelli XS con l’X. 

In questo modo puoi verificare persino la rapidità relativa all’apertura delle App sull’iDevice. Sul modello XS la fotocamera, applicata a una delle App più usate in assoluto, appare nel giro di qualche secondo. Ciò che devi fare è semplicemente usare la tecnologia del 3D Touch situata nella schermata di blocco del telefono.

Non a caso, il principale banco di prova del Neural Engine è rappresentato soprattutto dall’imaging. Non a caso questi modelli di iPhone sono in grado di riprodurre una vasta gamma di video e di foto soprattutto basandosi sul meccanismo che c’è dietro al machine learning. 

A tutto questo si aggiunge una nuovissima funzione fotografica chiamata Smart HDR. 

Quando scatti una foto, l’IA del dispositivo collega insieme molte immagini diverse a propria disposizione e le raffronta un algoritmo alla base che è in grado di produrre un risultato ottimizzato basato sulla tipologia d’immagine e dei dati che arrivano all’IA a partire dai vari sensori.

Anche in questo caso le dimensioni contano in modo particolare. Il sensore del modello XS è particolarmente nuovo. La dimensione dei pixel è semplicemente pari a 1.4µ e c’è persino un processore d’immagine completamente riprogettato. Un tesoro vero e proprio, se ci pensi!