Quando si parla di smartwatch, c’è solo un re indiscusso, ed è Apple Watch. Da solo, si è conquistato oltre metà del mercato, con un successo che non accenna a fermarsi.
Non si arresta la corsa di Apple Watch. Il mercato nel suo complesso continua a crescere, segnando un glorioso +42% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso e raggiungendo la bellezza di 14 milioni di unità consegnate nel terzo trimestre del 2019. Di questi, rivela Strategy Analytics, quasi 7 milioni erano Apple Watch.
Detta in parole più semplici, e conti alla mano, uno smartwatch su due era un Apple Watch; il che equivale a dire che il 48% del mercato è saldamente nelle mani di Cupertino.
Il competitor più prossimo è stato Samsung con consegnati nel trimestre che va da luglio a settembre di quest’anno; Fitbit, in terza posizione, ha piazzato invece 1,6 milioni di smartwatch e braccialetti smart.
Un Mercato Fiorente
A differenza di quello degli smartphone, che oramai è saturo e complesso, il mercato degli smartwatch è invece in pieno rigoglio. Tuttavia, mentre Samsung ha quasi raddoppiato i suoi 1,1 milioni di unità rispetto al 2018, e Fitbit è rimasta sostanzialmente stagnante, Apple ha registrato una “crescita superiore alla media” del +51% rispetto 4,5 milioni di unità consegnate nel medesimo periodo dell’anno scorso.
Apple e Fitbit sembrano allignare agli antipodi: una ha mezza torta tutta per sé, e l’altra appena l’11%. Ma le cose potrebbero cambiare presto, visto e considerato che Fitbit è stata recentemente acquisita da Google per 2.1 miliardi di dollari.
A questo aggiungete i risultati di una recente indagine di Consumer Intelligence Research Partners, secondo cui il 35% degli utenti iPhone, in media, compra anche uno smartwatch assieme al telefono nuovo (contro il 16% di quelli Android); ma in questo gruppo, solo il 19% adotta un orologio con la mela, mentre il 10% sceglie Fitbit.
Detta in altri termini, una percentuale tutt’altro che irrilevante di utenti Apple è già tecnicamente cliente della concorrenza, almeno per quanto concerne questo segmento. “Insieme, puntiamo ad accrescere l’innovazione negli indossabili,” ha spiegato un portavoce della società, “e costruire così prodotti utili che possano migliorare la vita del maggior numero di persone in tutto il mondo.” Vedremo con quali risultati.
In tutto ciò, contate anche che l’agguerrita Xiaomi ha appena rilasciato uno smartwatch simile ad Apple Watch ma molto meno costoso, appena 150€ più IVA; fa tante cose, per carità, ma per il momento è venduto solo in Cina, e non è chiaro se e quando arriverà anche da noi. E comunque, non ha nessuna delle feature per cui uno acquista Apple Watch, ovvero: facilità d’uso, integrazione col resto dell’ecosistema Apple, supporto a Siri, e supporto alla domotica di HomeKit. Insomma, per il momento Apple Watch è e resta lo smartwatch con la migliore esperienza utente: e voi che aspettate a provarlo?
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