Alternative ad iCloud: più velocità, sicurezza e privacy

iCloud fornisce una soluzione chiavi-in-mano per tenere archiviati e sincronizzati i propri dati. Ma ha alcune grosse limitazioni: lo spazio, ad esempio, o la chiusura della piattaforma, senza contare le implicazioni per la privacy. Ecco perché sempre più utenti si creano un Cloud personale.

Sebbene sia un prodotto ragionevolmente solido e ricco di feature, iCloud non è perfetto ma in compenso è semplice da usare. Almeno fintanto che si resta all’interno dei binari creati da Cupertino. Non appena si ha bisogno di una feature in più, o di qualcosa di lievemente diverso, ecco che inizia il calvario. Ad esempio, è complicato utilizzare iCloud in multiutenza, perché è pensato per essere personale; e ciò può creare problemi nella aziende grandi e piccole, ma perfino a casa, se si vuole condividere in modo immediato alcune funzionalità.

Ma questo è solo un esempio, e se ne potrebbero fare molti altri. Eccoli nel dettaglio.

Cosa fa iCloud

Sotto il marchio ombrello iCloud, si nasconde una gran varietà di servizi diversi eterogenei che spaziano dall’hosting online alla sincronizzazione delle password, per racchiudere perfino le app o la musica scaricata:

  • Sincronizzazione file
  • Sincronizzazione Foto & Video
  • Mail
  • Sincronizzazione Contatti
  • Sincronizzazione Calendari
  • Sincronizzazione Promemoria
  • Sincronizzazione Preferiti e Cronologia di Safari
  • Sincronizzazione Note
  • Sincronizzazione comandi Siri
  • Sincronizzazione Password del Portachiavi
  • Trova il mio Mac
  • Sincronizzazione Dati dell’app Borsa
  • Sincronizzazione della Domotica

Senza contare gli acquisti su App Store, Musica, Libri e così via. Tutto è collegato alle vostre credenziali Apple, ed ecco perché è fondamentale creare una password sicura e mettere in campo delle sane abitudini di igiene digitale.

Perché Sostituire iCloud

Contrariamente a quel che potrebbe sembrare ovvio, esistono ragioni per cui iCloud può diventare addirittura controproducente in alcuni ambiti e configurazioni. Ecco alcuni dei problemi in cui si può facilmente incappare:

  • Spazio Limitato: 5GB di spazio gratuito -almeno fossero 5GB per dispositivo posseduto!- ai giorni nostri sono semplicemente ridicoli. È possibile acquistare spazio aggiuntivo, ma oltre alla sgradevolezza di un abbonamento da pagare per tutta l’eternità, c’è pure un’altra questione. Non si può comunque superare i 2TB, almeno per il momento.
  • Lentezza: Dipendere dai server remoti è bello, fintanto che funziona tutto a meraviglia. Ma se Apple ha problemi, niente file personali.
  • Avviso Spazio Esaurito: Continuamente, su iPhone, iPad o Mac, anche se di iCloud non vi importa nulla.
  • Privacy: Documenti, file e password risiedono fisicamente su server di cui non avete il controllo. Apple garantisce che nessuno possa accedervi, ma è -fino a prova contraria- un atto di fede.
  • Vincolato: iCloud funziona bene su Mac, ma su Windows l’esperienza è molto degradata; se usate altri sistemi operativi, incluso Android, niente iCloud per voi.

A questo si aggiungono alcune considerazioni che facciamo noi, sulla base dell’esperienza professionale e personale maturata in tutti questi anni e che possiamo riassumere così: a nostro modo di vedere, iCloud è inutilmente contorto e poco affidabile nel lungo termine; nato per semplificare la vita agli utenti, in più di un caso finisce per complicargliela. Basta un piccolo problema durante l’upload della libreria di Foto, per ritrovarsi con duplicati, foto cancellate e altre meraviglie di questo tipo.

Alternative ad iCloud

Sul mercato esistono molti servizi Cloud alternativi ad iCloud, tipo:

  • Dropbox
  • Google Drive
  • Mega
  • Syncthing
  • Microsoft OneDrive
  • MediaFire

E così via, solo per citare i più famosi. Poiché sono nativamente multi-piattaforma, non chiudono l’utente in una gabbia dorata ma soffrono comunque di molti dei difetti di iCloud, in particolar modo per quanto concerne privacy, potenziale lentezza e costi.

E quindi rieccoci al dunque: come si fa ottenere un Cloud che sia multi-piattaforma, gratuito, senza limiti di spazio ma sicuro e rispettoso della privacy? La risposta è il Cloud Personale, ovvero uno spazio ospitato sul proprio computer o su un computer aziendale che risulti accessibile in modo semplice e sicuro anche da fuori casa, da smartphone e tablet (a prescindere da marca e Sistema Operativo). Un NAS, per esempio, configurato nel modo giusto e predisposto per il Web è una soluzione ottimale, semplice da ottenere, duratura nel tempo e soprattutto incredibilmente economica. L’optimum si raggiunge avendo a disposizione una pagina Web personale.

Per ottenere lo scopo esistono diverse app, da ownCloud a Nextcloud, per finire alle piattaforme fornite dai produttori come Seagate o Maxtor. Ognuna di queste soluzione ha pro e contro ma non è così semplice individuare la combinazione perfetta: occorre valutare le necessità di ognuno, perdere tempo a testare le varie configurazioni e infine mettere su un sistema di ragionevole affidabilità (almeno un paio di dischi in mirroring). Tutte cose che spiazzano l’utente alle prime e scoraggiano l’imprenditore super-indaffarato. Ecco perché, tra i tanti servizi offerti da Ipermela, c’è il set-up del Cloud personale. Perché l’informatica dovrebbe essere semplice e alla portata di tutti.

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