Apple acquisisce Shazam: via libera dall’UE

Apple acquisisce Shazam via libera UE

La Apple ha recentemente ufficializzato l’acquisizione di Shazam, uno dei principali software per il riconoscimento musicale. L’operazione ha ora ottenuto il via libera della Commissione Antitrust dell’Unine Europea.

 

Cos’è Shazam?

Shazam è una app per smartphone che permette, in parole estremamente povere, di trovare il titolo e l’autore di un brano musicale e in quale album è contenuto. Per chi usa questo software è sufficiente avvicinare l’iphone alla radio o alla tv che trasmette la canzone, attendere qualche istante che il programma riconosca il brano e cerchi i dati richiesti nel proprio database. La app restituisce quindi tutte le informazioni sul brano e sull’artista e alcuni link che permettono di acquistare la canzone selezionata.

Shazam è un servizio estremamente popolare: la app ha raggiunto e superato addirittura il miliardo di download nel mondo. Secondo quanto dichiarato dai portavoce di Apple, Shazam è una delle app più scaricate dall’App Store e una delle più utilizzate, da sempre, in ambiente iOS.

 

Acquisizione di Shazam da parte di Apple

Oggi Shazam e il suo team stanno per entrare a a far parte del mondo Apple grazie ad un accordo economico che secondo indiscrezioni si aggirerebbe attorno ai 400 milioni di dollari, anche se la cifra esatta non è stata resa nota. Si tratta di un ottimo affare per l’azienda di Cupertino, considerando che nel 2015 Shazam era stato valutato un miliardo di dollari.

Nel dicembre 2017 Apple ha infatti annunciato di voler procedere con l’acquisizione di Shazam e del su team di creatori, la Shazam Entertainment Limited, con sede a Londra. L’accordo è stato perfezionato in aprile e le compagnie erano in attesa del via libera da parte delle Commissioni Antitrust dei principali Paesi in cui operano le due società.

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Integrazione fra Shazam e Apple

Shazam è già integrato nei prodotti Apple fin dal lancio di iOS 8. Il servizio era infatti già in uso per l’identificazioni di brani musicali e anche film e serie tv. Interrogando Siri sull’autore di un brano è in realtà Shazam a fornire la risposta.

Con l’acquisizione di Shazam da parte di Apple l’integrazione fra i due servizi, è facile immaginare, diventerà ancora più fluida e completa. Shazam e Apple Music lavorano già in sintonia e promettono, per il prossimo futuro, un’interazione ancora maggiore.

L’acquisizione di Shazam da parte dell’azienda del melafonino ha quindi una componente utilitaristica, visto che Apple si avvale dei servizi di questo software già da tempo.

Integrarla completamente nell’azienda di Cupertino significa da una parte garantire un’integrazio e completa ed esclusiva, dall’altra ricevere gli introiti di quanti usano questa app in ambiente Android.

 

Il modello economico di Shazam

Shazam è in grado di riconoscere un brano musicale e restituirne titolo, autore e album d’appartenenza. Di recente il sistema è stato ottimizzato per riconoscere anche film e serie tv in base ad alcuni brevi spezzoni audio. 

I guadagni di Shazam derivano principalmente, oltre che dagli annunci pubblicitari in app, dalla percentuale percepita dai servizi che vengono linkati e permettono di ascoltare la canzone completa e acquistarla online. Fra di essi vi sono iTunes, Spotify, Deezer e Google Play Music. 

Shazam ha aggiunto di recente un’altra notevole fonte di guadagno, quando il sistema è entrato nel mondo delle campagne pubblicitarie. Quando il software riconosce un jingle pubblicitario permette all’utente di accedere alla campagna pubblicitaria online collegata.

Ovviamente la fornitura di questi link permette a Shazam di guadagnare non solo sulle ricerche musicali, ma apre il riconoscimento musicale a moltissimi altri settori ed ambiti.

Shazam ha superato così i 40 milioni di sterline di ricavato annui. Non si tratta di una cifra esorbitante, soprattutto in base a valutazioni miliardarie della società, ma fotografa una situazione economicamente stabile in grado di garantire buoni margini di guadagno, soprattutto quando Shazam verrà integrato in modo stabile in Apple Music.

L’obiettivo di Cupertino è infatti, anche, monetizzare la nuova applicazione facendola funzionare in tandem alla sua principale piattaforma di fornitura di contenuti musicali.

 

Il parere della UE sull’acquisizione

La Commissione Antitrust dell’Unione Europea ha aperto un’indagine sull’acquisizione di Shazam da parte di Apple già in aprile. Il rischio paventato era la possibilità di ridurre la libertà di scelta degli utenti nell’ambito della musica diffusa online. La Commissione ha però concluso pochi giorni fa che l’acquisizione di Shazam non avrebbe ricadute mnegative sulla concorrenza di altre piattaforme similari. 

Apple Music non otterrebbe quindi vantaggi tali da escludere in modo fraudolento i concorrenti, i particolare Spotify, suo principale rivale nell’ambito della musica in streaming.

La conclusione della Commissione UE è che Apple Music e Shazam offrono servizi complementari fra loro e non in competizione, quindi non verrebbe a crearsi un trust in grado di escludere la concorrenza.

 

Apple compra Shazam: l’indagine dell’Antitrus UE

L’indagine della UE era stata richiesta congiuntamente da 7 Paesi membri dell’Unione, fra cui anche l’Italia, per verificare che l’acquisizione di Shazam da parte dell’azienda di Cupertino non potesse ledere i principi della libera concorrenza. L’Antitrust europeo ha però concluso che la nuova sinergia fra la app di Shazam e Apple Music non sarebbe in grado di escludere la concorrenza o di danneggiare in modo illegale gli altri fornitori di musica online. 

Quando si avvia una trattativa fra due colossi internazionali come Apple e Shazam c’è sempre il rischio concreto di stravolgere i delicatissimi equilibri, soprattutto online, che garantiscono la libera concorrenza fra diversi fornitori di servizi. Le commissioni antitrust di molti Paesi hanno quindi voluto analizzare in modo approfondito le conseguenze economiche di questa acquisizioni. 

Secondo la UE l’integrazione dei dati degli utenti di Shazam con quelli di Apple non sarebbe in grado di conferire al colosso della mela morsicata un vantaggio unico sul mercato, danneggiando i concorrenti. Pochi giorni fa l’Unione Europea avrebbe quindi concesso il via libera all’acquisizione senza porre particolari clausole o vincoli. 

La sentenza definitiva della Commissione Antitrust dell’Unione Europea, a cui si conformeranno tutti i Paesi membri, è attesa ufficialmente per il 18 settembre, anche se la decisione è già stata annunciata sul sito ufficiale della Commissione e ha fatto la sua comparsa su tutti i principali mezzi di informazione. La nota ufficiale è stata firmata da Margrethe Vestager, politica danese e Commissario europeo per la concorrenza.

 

Apple acquisisce Shazam: un ottimo affare

L’acquisizione di Shazam da parte di Apple ha, ovviamente, anche ragioni economiche. Gli sviluppatori della app percepiscono una commissione ogni volta che gli utenti utilizzano il riconoscimento musicale per accedere ad iTunes e acquistare il brano indicato. In questo modo Apple risparmierebbe i costi che costantemente versa a Shazam per pubblicizzare il suo servizio online di vendita di brani musicali. 

Questa funzione sarà di certo sempre più integrata in Shazam e metterà in primo piano, più di quanto già avvenga oggi, iTunes e Apple Music rispetto ai concorrenti, come Spotify, Deezer o Google Play Music.

Il flusso di denaro da Apple a Shazam è stato costante e rilevante: secondo alcune analisi da Shazam provengono il 10% degli acquisti musicali su iTunes e la percentuale versata da Apple è stata la principale fonte di ricavi di Shazam.

 

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