Modalità Risparmio Energetico, anche su Mac?

Dopo la scoperta della cosiddetta “Modalità Pro” in macOS Catalina che consentirà di aumentare le prestazioni del computer se necessario, ora gli utenti pretendono la “Modalità Risparmio Energetico” anche su Mac. Esattamente come su iPhone.

Nei giorni sorsi, vi abbiamo raccontato della scoperta di una nuova feature in arrivo su macOS Catalina chiamata “Modalità Pro” che permetterà di tirar fuori il massimo potenziale di ogni Mac, attingendo a tutte le risorse disponibili e senza preoccuparsi di batteria, rumore, consumi e calore prodotto. Si tratta di una funzionalità che gli utenti potranno attivare e disattivare secondo necessità, e che tornerà incredibilmente utile per accelerare il flusso di lavoro, migliorare la resa dei videogiochi e ottenere più fluidità quando serve.

Tuttavia, ora gli utenti ci hanno preso gusto, si domandano giustamente: visto che Apple ha intenzione di introdurre una feature per aumentare le prestazioni, perché non lanciarne un’altra -identica ma di segno opposto- che permetta di stiracchiare la batteria quando non si ha il caricabatterie a portata di mano?

In pratica, parliamo dell’equivalente per Mac di una funzione che su iPhone esiste dai tempi di iOS 9: la Modalità Risparmio Energetico. Su smartphone, si attiva in Impostazioni → Batteria, alla voce Risparmio energetico.

Quando viene attivata, questa speciale modalità riduce le attività svolte in background:

  • Ricezione automatica delle email
  • “Ehi Siri”
  • Aggiornamento app in background
  • Download automatici
  • Effetti visivi
  • Blocco automatico (impostato in modo predefinito su 30 secondi)
  • Sincronizzazione Foto di iCloud

In questo modo -soprattutto se si è parchi con l’uso del dispositivi, e la copertura cellulare è ottimale- si riesce ad aumentare l’autonomia anche di qualche ora. Una bella trovata che farebbe felici milioni di utenti Apple, se venisse portata in qualche modo anche su Mac.

Le Sfide su Mac

Ovviamente, un computer è una macchina molto diversa da uno smartphone, e non è pensabile di poterne ridurre i consumi semplicemente agendo su queste poche cosette. Ci vuole qualcosa di molto più sostanzioso, e l’abbiamo trovato.

Nel cuore di ogni Mac degli ultimi anni, è presente una tecnologia Intel chiamata Turbo Boost che permette di aumentare le prestazioni del processore ogni volta che serve e in modo dinamico. È un po’ come una sentinella di vedetta che attiva i propulsori ausiliari non appena scorge un carico di lavoro molto pesante. È stato dimostrato empiricamente che, disattivando questa feature (quindi facendo andare il processore al minimo dei giri) si ottiene diversi risultati:

  • Aumento dell’autonomia del 30-50%
  • Le ventole non partono praticamente mai
  • La scocca rimane molto più fredda del solito

Il tutto con prestazioni più che sufficienti per un uso normale del computer (scrittura, navigazione Internet, mail e cose così). Magari non tutti hanno bisogno di questa feature, ma la sua introduzione aiuterebbe in quei momenti in cui non c’è corrente, e ogni minuto di autonomia in più fa la differenza; e comunque, quando serve forza bruta, si può sempre ripristinare la normale modalità operativa, se non addirittura la Modalità Pro.

Voi che ne pensate? Apple dovrebbe introdurre questa feature su macOS? Parliamone assieme nei commenti, sulla nostra pagina Facebook, su Twitter o sul nostro canale Telegram.

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