Virus su Mac: evitare i contagi nel 2022

Virus su Mac: ecco come evitare i contagi nel 2021

Dopo la relativa calma dell’anno scorso, quest’anno il numero di contagi è esploso, con un +200% di contagi solo su Mac. Ecco perché è ancora fondamentale imparare riconoscere e evitare le trappole più diffuse e comuni.

Sembra beffardo parlare di contagi informatici proprio nel bel mezzo di una pandemia, ma bisogna sfatare il mito: purtroppo, anche i Mac possono prendere un virus; la probabilità è nettamente inferiore rispetto al mondo Windows, ma non è del tutto impossibile. Nell’ultimo resoconto 2022 sullo stato della diffusione del malware nel mondo informatico, la società di sicurezza Malwarebytes ha lanciato l’allarme: rispetto al 2021, nel 2022 si è registrato un aumento poderoso delle minacce per Mac. Tanto da arrivare a parlare di emergenza per la sicurezza nazionale.

“La pandemia di Covid-19 ha colpito duramente le economie globali nel 2020, compresa la criminalità clandestina, e i rilevamenti di malware sono diminuiti sensibilmente. Un anno dopo, quando le restrizioni sul coronavirus sono state allentate, il malware è tornato a crescere nelle nostre vite a livelli record. Il “rimbalzo Covid” del malware era visibile ovunque, nei rilevamenti di quasi tutti i tipi di software dannoso o indesiderato, su Windows e Mac.”

Qualche Dato

La concezione comune è che i Mac siano immuni ai virus, ma l’esperienza degli ultimi anni sembra aver preso una direzione completamente opposta. Senza andare troppo indietro nel tempo, ci viene in mente ad esempio ThiefQuest, il ransomware che prima “rapisce” i documenti del computer e poi chiede il riscatto. Ora si è scoperto non soltanto che il pagamento non produceva la “liberazione” dei propri dati, ma che addirittura i computer venivano scandagliati a caccia di informazioni finanziarie, password, criptovalute; in più il virus si replicava all’interno di altri eseguibili, ed è per questo che è stato definito la “minaccia più insolita mai vista su Mac.”

Il problema è che le minacce software diventano sempre più sofisticate, e difficili da individuare e eradicare, soprattutto in termini di phishing (mail fasulle che simulano la banca o PayPal per indurre l’utente a inserire le proprie credenziali), estensioni del browser malevole (che spiano in segreto tutto quello che digiti su Internet, incluse le password) e modifiche del sistema operativo (che permettono di accedere a qualunque informazione, anche protetta).

La buona notizia è che, rispetto al Far West del mondo Windows, il tipo di minaccia più diffuso sulla nostra piattaforma continua a restare il PUP, cioè un programma potenzialmente indesiderato o un’applicazione potenzialmente che l’utente percepisce come indesiderata o non necessaria. Spesso viene pubblicizzata come un anti-qualcosa (anti-malware, anti-pubblicità, anti-virus etc.) e come prodotti di sicurezza e controllo parentale.

Dopo il PUP, l’altra minaccia più diffusa è l’Adware (che infila pubblicità indesiderata ovunque, quindi più fastidioso che pericoloso); ma occasionalmente ci si può imbattere in cosette molto più cattive, anche perché backdoor, ruba-dati e ruba-criptovalute continuano a diffondersi sempre di più anche nel mondo Apple. E se è vero che in generale i virus per Mac tendono ad essere molto meno machiavellici delle controparti Windows, la pericolosità e l’ingegnosità degli hacker diventa sempre più evidente.

“Il numero di rilevamenti sui Mac è aumentato di oltre il 200% anno su anno nel 2021,” si legge nel resoconto. E siamo già a “164 milioni” di infezioni “con un aumento del 35% rispetto al 2019. Per mettere in prospettiva l’aumento, nel 2021 Malwarebytes ha registrato 75 milioni di rilevamenti per una sola app indesiderata: PUP.”

Un incremento che dovrebbe preoccupare tutti:

“Le persone devono comprendere che non sono al sicuro solo per il fatto di usare Mac” ha spiegato Thomas Reed, responsabile della sezione Mac e mobile di Malwarebytes. “C’è un’ondata di minacce per Mac che colpisce la popolazione convinta ancora che i ‘Mac non prendano virus’. Incontro ancora tutt’oggi persone che ci credono veramente, e che ritengono che qualunque tipo di software di sicurezza non sia necessario, o addirittura dannoso. Ciò rende macOS un terreno fertile per gli influssi di nuove minacce, laddove è risaputo che i PC Windows abbiano bisogno di software di sicurezza.”

Cosa Succede ad un Mac infetto?

Quando il tuo Mac è vittima di un malware, possono succedere diverse cose. Ma le casistiche più diffuse sono queste:
  • 🔴 Il Mac è lento e si comporta in modo anomalo
  • 🔴 Le app crashano di continuo
  • 🔴 Non riesci ad accedere ai tuoi file e documenti
  • 🔴 Cartelle e file sono bloccati
  • 🔴 Le app si installano da sole
  • 🔴 Si aprono pagine Web a caso
  • 🔴 Non riesci a modificare la pagina iniziale di Safari

Come il Mac Protegge l’Utente

macOS GateKeeper - Sicurezza

Niente panico. In generale, Apple fa un ottimo lavoro per instillare nel Mac tutte le tecnologie necessarie per tenere a bada le -relativamente poche- minacce che compaiono di tanto in tanto. Per esempio con Gatekeeper, una funzionalità che impedisce l’esecuzione di software non certificato e potenzialmente dannoso; ma se l’utente forza il sistema e bypassa Gatekeeper, a quel punto c’è poco da fare. Ci vuole un cambio radicale di abitudini.

“Gli utenti,” ha chiosato Reed, “devono imparare a preoccuparsi di quel che cliccano, di quali app scaricano -e da dove- e a chi consegnano le chiavi di accesso del proprio computer.” Perché quando il Mac chiede la password di amministratore, non lo fa per tediare le persone: è piuttosto un modo per dire “non ho la più pallida idea di cosa tu stia facendo. Se sei assolutamente certo che dovrei procedere, scrivi qui la tua password segreta.” Ecco cosa vuol dire.

L’immissione della propria password corrisponde ad una assunzione di responsabilità. Che sia cosciente o meno, questo è un altro discorso. E qui veniamo ai buoni consigli.

Sicurezza, aumentano i virus che chiedono il “riscatto”

Proteggersi dai Virus su Mac

Buone Abitudini Mac

In realtà, evitare la stragrande maggioranza dei contagi, anche quelli sconosciuti, è molto semplice. Basta attenersi scrupolosamente a queste poche linee guida:

  1. Scaricare sempre tutto il software da App Store, che è sicuro e controllato da Apple.
  2. Se un’app non è disponibile su App Store, e proprio non ne puoi fare a meno, scaricala dal sito del produttore originale.
  3. Scegli sempre software prodotto da sviluppatori noti o che hanno una grossa reputazione (es. Microsoft, Apple, Adobe e così via); i rischi aumentano col software più di nicchia.
  4. Mai scaricare software contraffatto o piratato per evitare di pagare la licenza (per esempio attraverso Torrent). Il rischio è che contenga sorprese indesiderate (soprattutto in pacchetti Microsoft Office, Adobe Photoshop etc.). E se proprio non hai alternativa, almeno installa queste app su computer secondari, privi di dati importanti e di accesso a Internet.
  5. Non installare mai “app di pulizia” tipo MacKeeper, MacBooster, Advanced Mac Cleaner e Mac Adware Cleaner che infarciscono di Adware il computer. E per rimuoverle poi sono dolori.

Infine, se il Mac dà segni di stranezza -tipo app che si installano da sole, pagine Web che si aprono da sé, impossibilità di modificare la pagina iniziale di Safari e così via, non aspettare che sia troppo tardi. Gli antivirus infatti sono capaci di individuare solo le minacce per cui sono stati istruiti, ma non le altre. In tutti questi casi, hai bisogno di uno specialista.

Se il Mac si comporta in modo anomalo e sospetti di aver preso un virus, portalo immediatamente in uno dei negozi Ipermela di Thiene e Bassano del Grappa. Eseguiremo un check-up completo, e in poche ore riavrai il tuo computer come nuovo e perfettamente funzionante. Qui trovi i nostri indirizzi e numero di telefono.

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