Antivirus su Mac: serve o no? La risposta definitiva

Nonostante un calo generalizzato dei contagi su Mac, sul mercato esistono molti antivirus e suite di sicurezza dedicati alla piattaforma Apple. È giunta dunque l’ora di installare un antivirus su Mac? Ecco cosa c’è da sapere.

Qualche Dato

È opinione diffusa che i Mac siano immuni ai virus. In realtà, hanno solo meccanismi di difesa molto più robusti di altre piattaforme, perché in generale nessun sistema informatico può ritenersi davvero inviolabile. Neppure quelli della NASA o del Pentagono lo sono. Dipende dal valore che hanno i tuoi dati, e soprattutto dalla determinazione di chi vuole appropriarsene: ma col tempo, la perizia e la strumentazione giusta non c’è cassaforte digitale che tenga, a lungo andare.

L’esperienza degli ultimi anni, poi ,conferma questa sensazione. Senza andare troppo indietro nel tempo, ci viene in mente ad esempio ThiefQuest, il ransomware che prima “rapisce” i documenti del computer e poi chiede il riscatto. Poi si è scoperto non soltanto che il pagamento non produceva la “liberazione” dei propri dati, ma che addirittura i computer venivano scandagliati a caccia di informazioni finanziarie, password, criptovalute; in più il virus si replicava all’interno di altri eseguibili, ed è per questo che è stato definito la “minaccia più insolita mai vista su Mac.”

Il problema è che i virus diventano sempre più sofisticati, e difficili da stanare e eradicare, soprattutto in termini di phishing (mail fasulle che simulano la banca o PayPal per indurre l’utente a inserire le proprie credenziali), estensioni del browser malevole (che spiano in segreto tutto quello che digiti su Internet, incluse le password) e modifiche del sistema operativo (che permettono di accedere a qualunque informazione, anche protetta).

La buona notizia è che, rispetto al caos tipico del mondo Windows, il tipo di minaccia più diffuso sulla nostra piattaforma continua a restare l’Adware (pubblicità indesiderata); dunque le minacce davvero “cattive” sono rare, poco diffuse e di solito bloccate in modo rapido da Apple. Inoltre, la quantità di minacce in circolazione per gli utenti comuni si è quasi dimezzata negli ultimi tempi, ma è aumentata del 31% per quelli business (dati Malwarebytes 2021). E la ragione di questo fenomeno sta nell’aumento dello smart-working per via della pandemia.

“Le persone devono comprendere che non sono al sicuro solo per il fatto di usare Mac” ha spiegato Thomas Reed, responsabile della sezione Mac e mobile di Malwarebytes. “C’è un’ondata di minacce per Mac che colpisce la popolazione convinta ancora che i ‘Mac non prendano virus’. Incontro ancora tutt’oggi persone che ci credono veramente, e che ritengono che qualunque tipo di software di sicurezza non sia necessario, o addirittura dannoso. Ciò rende macOS un terreno fertile per gli influssi di nuove minacce, laddove è risaputo che i PC Windows abbiano bisogno di software di sicurezza.”

Ma la domanda resta: un antivirus su Mac serve o no? Prima di rispondere, diamo un’occhiata ai meccanismi che macOS adotta per proteggere la tua privacy.

La Sicurezza di macOS

La Sicurezza di macOS

Un moderno Mac aggiornato a macOS Big Sur possiede diversi meccanismi di sicurezza che rendono molto complicato ritrovarsi con un virus di qualche tipo. In particolare, ci riferiamo a:

    • Gatekeeper: La nuova versione del guardiano software dei Mac si accerta che le app siano sicure, prima di procedere con l’installazione o l’apertura. Se includono problemi di sicurezza già noti, o se risultano modificate in qualche modo, ne blocca l’esecuzione impedendo il contagio.
    • Protezione dei dati: Prima che qualunque app possa scrivere nella cartella Documenti, Scrivania e Download, su iCloud Drive, sui supporti rimovibili e sui volumi esterni, è necessaria la vostra esplicita autorizzazione; e lo stessa accade quando un’app ha bisogno di registrare l’attività della tastiera oppure una foto o un video dello schermo.
    • Volume di sistema dedicato: A differenza che in passato, i dati che servono per caricare il sistema operativo ora sono tenuti su un volume dedicato e di sola lettura, separato da tutto il resto. Ciò implica che, seppure un utente dovesse riuscire a infettarsi, l’infezione non si estenderebbe al resto del sistema operativo.
    • DriverKit: Grazie a questa tecnologia, non è più necessario che i driver delle periferiche vengano installate all’interno del sistema operativo, compromettendone stabilità e sicurezza. Ora questi programmi girano in uno spazio separato, come fossero normali app, così non intaccano macOS se qualcosa dovesse andar storto.
    • Blocco Attivazione: Esattamente come iPhone e iPad, i moderni Mac dotati del chip di sicurezza T2 non possono essere ripristinati senza la password dell’account iCloud con cui sono stati attivati la prima volta. Solo il legittimo proprietario può ripristinare un Mac.

Internet Banking: i dispositivi e computer più sicuri per il conto online

Antivirus su Mac: sì o no?

Alla luce di ciò, questo benedetto antivirus serve o no? Innanzitutto, partiamo dai dati. Sempre secondo i numeri della ricerca di Malwarebytes, ecco i 2 principali malware più diffusi per Mac:

    • OSX.Generic.Suspicious (80.65% di tutti i contagi su Mac): può essere uno script o un’estensione per browser che infesta il PC di pubblicità; non è un tipo di minaccia specifica, quanto piuttosto una serie di attacchi sospetti.
    • OSX.FakeFileOpener (3% del totale): spesso presente nelle cosiddette utility di “Ottimizzazione Mac” e “pulisci-Mac”. Una volta installato nel sistema, installa altre app all’insaputa dell’utente. Per proteggersi, è sufficiente evitare di installare app-immondizia che promettono di ripulire, ottimizzare e riorganizzare. Anche perché il Mac non ne ha assolutamente bisogno.

Da quel che si vede, dunque, parliamo di minacce di pericolosità medio-bassa; creano fastidio, ma in effetti non rubano dati, non si riproducono su altri computer vicini, non sottraggono i dati della carta di credito, né chiedono riscatti per liberare i dati. Rispetto alle minacce su Windows, sembrano goliardate da liceale.

👉🏼 Se il Mac dà segni di stranezza -tipo app che si installano da sole, pagine Web che si aprono da sé, impossibilità di modificare la pagina iniziale di Safari e così via, non aspettare che sia troppo tardi. Gli antivirus infatti sono capaci di individuare solo le minacce per cui sono stati istruiti, e non le altre.

Una Lista di Buoni Consigli

Se vedi questa icona, non scaricare il software. È MacKeeper, un'utility considerata di pessima qualità.
Se vedi questa icona, non scaricare nulla! È MacKeeper, un’utility considerata di pessima qualità.

La verità è che, sebbene nessun sistema informatico possa ritenersi immune ad un attacco mirato e sufficientemente determinato, il Mac non ha ancora bisogno di un antivirus permanente che succhi risorse e potere computazionale. L’importante è adottare delle sane abitudini di igiene digitale: cose banali come scaricare app solo da siti conosciuti, evitare le app piratate e rifiutarsi di fornire la password di amministratore se non ce n’è reale motivo. Basta attenersi scrupolosamente ad alcune linee guida di buon senso:

    1. Scaricare sempre tutto il software da App Store, che è sicuro e controllato da Apple.
    2. Se un’app non è disponibile su App Store, e proprio non ne puoi fare a meno, scaricala dal sito del produttore originale.
    3. Scegli sempre software prodotto da sviluppatori noti o che hanno una grossa reputazione (es. Microsoft, Apple, Adobe e così via); i rischi aumentano col software più di nicchia.
    4. Mai scaricare software contraffatto o piratato per evitare di pagare la licenza (per esempio attraverso Torrent). Il rischio è che contenga sorprese indesiderate (soprattutto in pacchetti Microsoft Office, Adobe Photoshop etc.). E se proprio non hai alternativa, almeno installa queste app su computer secondari, privi di dati importanti e di accesso a Internet.
    5. Non installare mai “app di pulizia” tipo MacKeeper, MacBooster, Advanced Mac Cleaner e Mac Adware Cleaner che infarciscono di Adware il computer. E per rimuoverle poi sono dolori.
    6. Per quanto concerne la Banca Online, considera che non ti invierà mai per SMS o e-mail il link diretto alla tua Area Clienti. Nessuna banca inoltre ti chiamerà al telefono per chiederti i codici personali, un’OTP o un codice ricevuto per SMS. Non li fornire mai a nessuno. Inoltre, verifica sempre l’autenticità della tua connessione al sito della banca, prima di inserire i tuoi codici su una pagina web o comunicare dati sensibili al telefono.

Se il Mac si comporta in modo anomalo e sospetti di aver preso un virus, portalo immediatamente in uno dei negozi Ipermela di Thiene e Bassano del Grappa. Eseguiremo un check-up completo, e in poche ore riavrai il tuo computer perfettamente funzionante. Qui trovi i nostri indirizzi e numero di telefono.

Anche tu ami Telegram? Allora iscriviti al canale Telegram di Ipermela per restare sempre aggiornato su tutte le ultime novità Apple. Ogni giorno trucchi e segreti su Mac e iPhone, anticipazioni e prove. La community degli ipernauti ti aspetta.