La prossima versione di Bluetooth sembra fatta da Apple. Supporterà la condivisione dell’audio, migliori prestazioni e minori consumi; praticamente copia AirPods.
Bluetooth Special Interest Group (SIG), l’organizzazione che sovrintende lo sviluppo dello standard Bluetooth e la concessione in licenza delle tecnologie e dei marchi Bluetooth ai produttori del mondo, ha messo a punto le specifiche della prossima generazione del diffuso protocollo di comunicazione senza fili. Si chiamerà LE Audio e avrà come vocazione la musica in alta qualità e la sua condivisione.
LE Audio porterà in dote un codec di alta qualità e bassi consumi che allungherà l’autonomia dei dispositivi mobili aumentando al contempo la qualità d’ascolto, anche in condizioni di copertura problematica e a basse velocità. Gli sviluppatori potranno creare dunque aggeggi Bluetooth compatibili con tutti i computer e dispositivi aggiornati a LE Audio ancora più piccoli e compatti di quelli attuali.
SuperPoteri Bluetooth
Bluetooth LE renderà l’invio simultaneo di tracce audio diverse, indipendenti e perfettamente sincronizzate, tra dispositivi come iPhone, iPad e Mac e gli auricolari; ciò consentirà, tra le altre cose, di ottenere una migliore esperienza stereo, una migliore integrazione con gli assistenti vocali, e di poter commutare rapidamente l’output (“Siri, passa l’audio da AirPods a HomePod” e in un istante, modifica effettuata senza ritardi). Se ci fate caso, somiglia molto a quello che già oggi è possibile fare con AirPods ed AirPods Pro, quando si dice il caso.
Ma c’è molto di più all’orizzonte. Grazie a Broadcast Audio, un’altra delle feature Bluetooth LE, sarà possibile inviare una o più tracce ad un numero illimitato di auricolari e speaker. L’ideale quando vuole far ascoltare un brano a tutti i propri amici senza infastidire i vicini, oppure se si vuole organizzare un Silent Party domestico.
Infine, Bluetooth LE includerà funzioni di geolocalizzazione che “aumenteranno l’esperienza degli utenti” in luoghi pubblici come aeroporti, palestre, cinema e così via. Lo spiega Peter Liu della Bose Corporation e membro del Consiglio di Amministrazione di SIG:
“La condivisione Audio basata su geolocalizzazione ha il potenziale di modificare il modo con cui esploriamo il mondo attorno a noi. Per esempio, le persone saranno in grado di intercettare l’audio che viene irradiato da TV silenziose in luoghi pubblici, e teatri o sale conferenze potranno condividere l’audio per assistere i visitatori che hanno subito la perdita dell’udito, oltreché fornire l’audio in lingue diverse.”
Tant’è che Bluetooth LE darà una grossa mano anche alle persone sorde o ipoacusiche; ed è una novità talmente importante che Apple -facendo essa stessa parte del consiglio SIG- lavora per portarla al di fuori dell’ecosistema macOS e iOS. Come già detto, infatti, AirPods e AirPods Pro supportano già la condivisione audio, ma solo tra utenti Apple e verso un numero ristretto di dispositivi. Quando Bluetooth LE sarà sufficientemente diffuso, invece, sarà una feature disponibile per tutti (a patti di avere smartphone, tablet, computer e auricolari di nuova generazione). In assenza del supporto tra trasmittente e ricevente, infatti, il protocollo utilizzato sarà il vecchio Classic Bluetooth, con tutte le sue limitazioni.
I primi dispositivi Bluetooth LE vedranno le luci della ribalta nel corso dell’anno; nel frattempo, l’unico modo esistente sull’intero mercato per godersi queste feature è l’acquisto di un paio di AirPods.
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