iCloud: i 5 errori più comuni da evitare

Il Cloud è un luogo sicuro in cui conservare foto, informazioni e dati personali. Ma non è la panacea per tutti i mali; anzi, sull’argomento esistono molti preconcetti sbagliati. Ecco gli errori più comuni riguardo iCloud.

Apple promuove aggressivamente iCloud e lo fa per una ragione fondamentale: si tratta del collante che tiene unite le vostre foto, i contatti, i calendari, i messaggi, i documenti e tutto il resto, e li rende poi disponibili su tutti i vostri dispositivi e computer. Grazie alla nuvola, in altre parole, tutte le cose che contano davvero sono sempre al sicuro e a portata di mano, ovunque vi troviate nel mondo. A patto però di comprendere per bene potenzialità e soprattutto i limiti di questa tecnologia.

Backup iCloud: cos’è, come funziona e perché va usato

1. Sincronizzazione ≠ Backup

Quando aggiungete un contatto, scattate una foto o impostate un promemoria su iPhone, il contatto in questione, la foto e il promemoria vengono copiati istantaneamente anche su iCloud; ma questo non significa che ne sia stato effettuato un backup; c’è un’enorme differenza tra sincronizzazione e backup.

Qualunque backup, infatti, per risultare affidabile deve anche essere non-modificabile; quando iCloud sincronizza le informazioni presenti su iPhone e le propaga anche sul vostro Mac e su iPad, in realtà sta solo sincronizzandole: se cancellate un contatto da iPhone, infatti, andrà irrimediabilmente perduto anche su tutti gli altri dispositivi, compreso su iCloud. Stessa storia per gli scatti caricati su Streaming Photo, per i Calendari e le carte di credito Apple Pay.

Dunque, anche se pagate un abbonamento ad Apple per aumentare lo spazio disponibile sul Cloud, fate sempre molta attenzione: ogni modifica fatta alla Libreria Foto si ripercuote su tutti i vostri dispositivi, e se cancellate un’immagine, sparirà per sempre.

2. iCloud NON fa il Backup del Mac

Per qualcuno potrà sembrare una banalità, ma vi assicuriamo che non è così per tutti: iCloud non effettua backup dei dati del Mac. Gli unici backup supportati sono quelli di iPhone e iPad, e anche quando abilitate iCloud Drive, non state effettuando un vero e proprio backup: semplicemente, il Mac si limita a copiare il contenuto delle cartelle Scrivania e Documenti così che siano accessibili ovunque vi troviate anche da iPhone e iPad.

Ma stessa storia: se da iPhone cancellate un file di iCloud Drive, esso sparirà pure dal vostro Mac. Se il Mac cessa di funzionare, e non avete impostato i backup di Time Machine, avrete perso gran parte dei dati del computer.

3. Ottimizza Archiviazione

Prestate attenzione alle funzionalità “iCloud Drive” e soprattutto a “Ottimizza archiviazione Mac” che trovate in Impostazioni → ID Apple  perché -se usati impropriamente- possono causare una slavina di problemi.

Quando attivate l’opzione “Ottimizza archiviazione Mac” infatti il computer scaricherà tutti i contenuti di iCloud Drive, a patto che ci sia spazio sufficiente; e quando la memoria su disco sta per esaurirsi, i documenti più vecchi vengono caricati su iCloud, così da liberare spazio. Si tratta di una feature messa a punto per sopperire ai tagli relativamente piccoli delle memorie SSD rispetto agli hard disk tradizionali.

La fregatura, in questo caso, consiste nel fatto che i file sono disponibili esclusivamente se siete connessi ad iCloud e se i sistemi funzionano regolarmente; in caso di isolamento dalla Rete, o di connessione lenta, niente file personali.

4. iCloud Drive

iCloud Drive conserva una copia dei documenti personali (alcuni, non tutti) e ciò può restituire un falso senso di sicurezza. Tra l’altro, ha anche alcuni limiti che occorre sempre tenere bene a mente: la dimensione massima dei file ammonta infatti 15GB l’uno; elementi più voluminosi non verranno presi in considerazione.

Inoltre, lo spazio disponibile è proporzionale all’esborso mensile che decidete di affrontare. Lo scaglione gratuito, infatti, fornisce al massimo 5GB di spazio; e comunque, non potete superare il limite assoluto dei 2TB, al costo di 9,99€ al mese. Se vi servivano 4TB, in altre parole, niente da fare neppure mettendo mano al portafogli.

E anche quando caricate -sempre a pagamento- la vostra libreria musicale su iCloud, i brani che vi vengono forniti provengono dal catalogo Apple Music; non sono i vostri. Questo significa che perdete eventuali modifiche fatte, cover personalizzate, testi e molto altro.

E intendiamoci, iCloud è un servizio eccellente per tenere sincronizzate le informazioni tra i vari computer e dispositivi Apple; è una delle funzionalità che rende l’ecosistema facile da usare e incredibilmente smart. Ma non è infallibile, e qualche volta crea problemi.

Ecco perché Ipermela organizza ciclicamente corsi in aula di iCloud & Backup e lezioni private in negozio. I costi sono estremamente accessibili, e gli argomenti li decidete voi.

5. iCloud NON è Perfetto

Molti utenti credono di aver risolto ogni loro incombenza digitale attivando iCloud, e magari pagando un abbonamento per i backup automatici. In linea di massima è una buona idea, soprattutto se l’alternativa è fare un backup ogni morto di papa, quando e se ve lo ricordate. Ma non riponete tutta la vostra fiducia su questa tecnologia.

È raro ma può succedere: i backup di iCloud possono corrompersi, e in quel caso l’unica vostra speranza è di riuscire a reperire e scaricare un backup più vecchio; se non c’è, tuttavia, addio ai dati personali. Ecco perché è fondamentale mantenere una disciplina ferrea, e praticare di tanto in tanto un backup pure sul Mac, magari utilizzando un’utility automatica che faccia tutto per voi. Spieghiamo come fare in questo nostro post di approfondimento sui Backup di iPhone.

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