iPhone è caduto in acqua e ora non si accende più? Lasciate perdere il riso e concentratevi piuttosto sulla celerità dell’intervento. Ecco come salvare uno smartphone finito a mollo.
È il terrore di tutti, soprattutto nei mesi estivi in cui diventa più probabile un tuffo in piscina o al mare: parliamo di quando lo smartphone cade in acqua accidentalmente e poi smette di funzionare. Sebbene in teoria gli ultimi modelli di iPhone siano resistenti a brevi immersioni, in realtà non hanno certificazione water-proof; tant’è che la garanzia standard di Apple non copre i danni derivanti dal contatto coi liquidi.
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Water-Resistant o Waterproof
C’è una bella differenza tra Water-Resistant e Waterproof. La prima dicitura indica una piccola resistenza -entro certi limiti- al contatto coi liquidi, segnalata da codici come IP67, IP68 e IP69; l’altra invece, è sinonimo di impermeabilità, all’interno di margini operativi molto ristretti e indicati da codici come IPX8 o IPX9.
Si tratta di uno standard internazionale che consente di conoscere con grande precisione il range entro cui un determinato dispositivo funzionerà in modo ottimale e senza riportare danni. Ecco una spiegazione concisa:
- IP67 indica la resistenza alle immersioni fino a 1 metro e per un massimo di 30 minuti.
- IP68 segnala che lo smartphone è “a tenuta di polvere” e assemblato in modo da impedire l’ingresso di qualsiasi corpi solidi di piccole dimensioni come la polvere; inoltre, indica un livello di protezione “da immersione permanente” in acqua dolce compreso tra 0 e 3 metri, per almeno 30 minuti.
- IP69 certifica la tenuta alla polvere, oltreché un grado superiore di protezione all’acqua dolce a temperatura e pressione più elevate rispetto al livello di protezione IP68. Dunque reggerebbe anche momentanei getti ad alta pressione e pulizia col vapore.
Ad oggi, tutti gli iPhone più recenti sono resistenti a brevi immersioni, a schizzi e a polvere ma niente di più. Nello specifico, iPhone 11 Pro e Pro Max, iPhone 11, iPhone XS e XS Max godono di un grado di protezione IP68; iPhone SE, iPhone XR, iPhone X, iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone 7 e iPhone 7 Plus hanno invece un grado di protezione IP67.
Pertanto non conviene usare iPhone in piscina o al mare, sopra e sotto l’acqua; probabilmente, una breve immersione non comporta danni, soprattutto se l’acqua salata viene subito diluita con quella dolce. Ma a lungo andare le guarnizioni si seccano, le viti si allentano, e col passare del tempo potrebbero portare alla creazione di micro-fessure nella scocca che a loro volta facilitano l’entrata dei liquidi.
iPhone Caduto in Acqua: Cosa Fare?
In generale, se un iPhone IP67 o IP68 cade in acqua per sbaglio, non dovrebbero verificarsi inconvenienti; qui di seguito una serie di buona consigli da attuare subito:
- Rimuovete eventuali cover, asciugatelo con un panno asciutto, sbattete delicatamente con la mano per favorire la fuoriuscita dell’acqua dagli interstizi e ponetelo in verticale in un ambiente arieggiato.
- Non collegate assolutamente accessori, auricolari, cavi e powerbank finché i contatti non siano asciutti.
- Non usate cotton fioc, carta assorbente né phon che potrebbero danneggiare contatti, display e circuiteria.
Se dopo qualche ora, lo smartphone riproduce suoni distorti o gracchianti, o l’audio del microfono appare un filo ovattato, niente paura: probabilmente è solo acqua incastrata nelle cavità. Attendete che evapori del tutto e la situazione dovrebbe rientrare.
Elementi che Peggiorano la Situazione
Esistono alcune casistiche che possono peggiorare la situazione e ridurre le speranze di recuperare l’iPhone. Cose tipo:
- Vecchiaia: Se lo smartphone ha qualche anno e qualche ammaccatura, potrebbe aver perso la propria resistenza ai liquidi.
- Altri Liquidi: L’acqua salata fa molti più danni, e molto più rapidamente di quella dolce. Se iPhone cade in mare, risciacquatelo subito con acqua dolce e infine ponetelo all’aria ad asciugare. Stesso discorso per le bevande molto zuccherine e gassate.
- Smartphone Non Water-Resistant: Se l’iPhone è vecchiotto e non ha alcune protezione contro i liquidi, spegnetelo appena possibile, rimuovete la SIM e ponetelo in verticale per favorire la defluizione. Poi portatelo al più presto in assistenza. La celerità in questo caso fa la differenza.
Il Mito del Riso
Uno dei miti più duri a morire è quello del riso. La leggenda narra che, quando un iPhone muore in seguito a una immersione, basti chiuderlo in una busta col riso per far sì che il cereale secco sottragga l’umidità restituendo la vita al telefono; in realtà non esiste ancora nessuna evidenza scientifica che provi tale tesi. In altre parole, per quanto se ne sa, non dovrebbe esserci differenza che lasciarlo all’aria aperta in un luogo ventilato. Ciononostante, non ci sono nemmeno controindicazioni, dunque, di sicuro male non fa.
Fare Presto
Come spieghiamo nelle nostre pagine di assistenza, una volta che il liquido ha toccato la scheda logica o altri componenti, “i suoi sali e minerali iniziano immediatamente a corrodere i componenti in metallo, silicio e fibra di vetro. Se la batteria sta erogando energia […], la corrente elettrica interagirà col liquido, accelerando ulteriormente il processo distruttivo.” Ecco perché è fondamentale fermare la degenerazione prima che i danni diventino irreversibili.
Se iPhone è entrato i in contatto con un liquido e ora non si accende più o dà problemi, seguite questi passaggi:
- Spegnetelo immediatamente
- Asciugatelo accuratamente
- Portatelo in Ipermela. Prima li portate, più aumenteranno le chances di recuperare il dispositivo e i dati che contiene.
L’iPhone è caduto in acqua? Portalo subito in uno dei centri Ipermela di Thiene e Bassano del Grappa. Ipermela tenterà Recupero dell’hardware e, laddove ciò non fosse possibile, almeno il recupero dei Dati. Qui trovi tutti i nostri contatti.
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