Scegliere il Mac giusto, tra fissi e portatili, è molto meno semplice di quel che potrebbe sembrare. Occorre mettere sulla bilancia prestazioni, aspettative, grandezza del display ma anche il budget, senza contare la discrepanza tra Intel e M1. Ecco come prendere la decisione giusta.
La domanda se la fanno in tanti, ma la risposta varia da utente a utente. Quando arriva il momento di mandare in pensione il vecchio computer per il nuovo, le possibilità sono molteplici: meglio la leggerezza di un MacBook Air, la compattezza e portabilità di un MacBook Pro, o la sontuosa potenza di un iMac con tutti i fronzoli? E in ultima istanza, meglio un fisso o un portatile?
Entrambe le macchine esistono in diverse varianti. Il MacBook Pro nei tagli da 13″ e 16″; l’iMac in quelli da 24″ e 27″. Per capire qual è quella più indicata per ognuno di noi, è sufficiente porsi alcune semplici domande.
Design
Come usi di solito il computer? Passi con disciplina la maggior parte del tempo seduto sempre sulla stessa scrivania, senza mai spostarti? Oppure sei sempre in giro, tra un meeting e l’altro, o in aule diverse all’Università, e viaggi spesso?
Sia il MacBook Pro che l’iMac sono gioielli di tecnologia informatica e design industriale. Sono fatti per sopportare grossi carichi di lavoro a tempo indeterminato, ma a livello ergonomico sono agli antipodi: stare tutto il giorno piegati a digitare su un portatile non è il massimo per schiena e cervicale perché il display è sempre molto basso rispetto alla linea visiva; e d’altro canto, un iMac non è una soluzione adeguata se si è soliti lavorare da postazioni diverse. Insomma, tutto dipende dall’uso che se ne fa.
A chi consigliamo iMac: A grafici, programmatori, videomaker, appassionati di videogiochi che useranno il computer sulla stessa scrivania per anni. Perfetto per uffici, negozi, luoghi di rappresentanza, home office per chi lavora in telelavoro.
A chi consigliamo MacBook Pro: Ai grafici, programmatori, videomaker, e agli appassionati di videogiochi che hanno bisogno di lavorare in mobilità; ma anche a chi crea musica o fa fotoritocco, per chi studia materie scientifiche, ingegneri, architetti, docenti e discenti universitari.
A chi consigliamo MacBook Air: A studenti, insegnanti, blogger, persone che hanno bisogno del portatile più leggero che esista nel catalogo Apple. È la macchina perfetta per chi ha bisogno di un vero PC con tutti i fronzoli e l’espandibilità di un computer tradizionale, pur restando comunque incredibilmente leggero e comodo come un tablet.
Inoltre, il MacBook Air è disponibile nei colori Argento, Grigio Siderale e Oro; il Macbook Pro Argento e Grigio Siderale. Gli iMac Intel sono solo Argento con cornice nera mentre gli iMac 24″ M1 sono disponibili in Blu, Verde, Rosa, Argento, Rosa, Giallo, Arancione e Viola.
Intel o ARM?
Da quando Apple ha lanciato i nuovi Mac con processore M1, la scelta si fa ancora più complicata. Perché il processore M1 è disponibile solo per modelli da 13″ e per gli iMac entry level, mentre gli altri restano per ora con Intel; e questo non è né un problema né necessariamente un male, ma è importante schiarirsi le idee prima dell’acquisto, e vi spieghiamo perché.
Attualmente il processore M1 di Apple è presente sui seguenti modelli di Mac:
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- MacBook Air (Tutti i tagli)
- Mac mini (Tutti i tagli)
- MacBook Pro (Solo nei tagli da 13″)
- iMac (Solo nei tagli da 24″)
Sebbene l’architettura ARM sia molto efficiente e potente, a parità di consumi, è ancora agli albori. Questo significa che soffre di un gran numero di problemi di gioventù, tipo:
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- Compatibilità Limitata
- Limiti sul quantitativo massimo di RAM installabile
- Scarsa espandibilità (ci sono solo 2 porte USB-C invece di 4)
- Incompatibilità con Windows, almeno per il momento
- Impossibilità di utilizzare GPU esterne o di poter pilotare più di un display
Tutte cose di cui occorre tenere conto, quando si acquista la macchina, per non rischiare di restare delusi o peggio di non poter fare tutto quello che serve per lavoro, produttività o svago. Alcuni utenti infatti possono aver bisogno di collegare più display, altri invece usano magari un gestionale che funziona solo su Windows, e altri ancora hanno bisogno di 32GB di RAM. Ognuno è un caso a sé, ed è importante valutare pro e contro prima di mettere mano alla carta di credito.
E poi c’è da considerare che il ciclo di prodotto dei Mac Intel resterà assolutamente invariato, sia dal punto di vista del supporto software che di quello hardware: in soldoni, significa che Apple continuerà ad offrire aggiornamento del sistema operativo come al solito, e per molti anni a venire. Pertanto, dal punto di vista della longevità dell’investimento, non c’è alcuna differenza tra un Mac con processore Intel o uno M1.
A nostro modo di vedere, tuttavia, conviene aspettare ancora almeno un annetto prima di fare il salto su ARM. Tanto più che dal punto di vista estetico, questi Mac sono assolutamente identici ai predecessori; anzi, stando ai rumors, le vere novità in termini di form factor e design si vedranno solo con le future generazioni.
E poi, c’è da considerare la questione dei costi che non è irrilevante. Grazie alle Iper-Offerte di luglio, ad esempio, è possibile portarsi a casa un Mac di altissimo livello a prezzi incredibili. E un Mac Intel, a differenza di quelli M1, oggi può godere del massimo supporto possibile, e di un parco software sconfinato.
Potenzialmente -al netto della spesa- sia il MacBook Pro che l’iMac possono montare processori Core i9, ma con una importante differenza: la velocità massima raggiungibile, che sul portatile si ferma a 2,4GHz con 8 core, sul fisso si spinge fino a 3,8GHz con 10 core. L’Intel Core i9 garantisce prestazioni superiori nonostante una velocità di clock nominalmente inferiore. E comunque attenzione: queste sono velocità operative massime (“Turbo Boost”), e non quelle a cui opera normalmente il processore. Mentre infatti le possibilità di dissipazione del calore di un portatile sono per forza di cose ridotte, un iMac ha a disposizione una superficie molto più ampia e meccanismi molto più voluminosi per gestire il calore in eccesso. Ciò significa che sotto carico l’iMac se la cava molto meglio, e ciò si traduce direttamente in una maggiore durata della macchina (perché rimane fresca più a lungo) e in minor fastidio (perché le ventole non partono quasi mai, neppure con carichi di lavoro estremi). Per quanto concerne la RAM, mentre l’Air si ferma a 16GB, il Pro 16″ può arrivare fino a 64GB, mentre l’iMac 27″ si spinge fino a 128GB. Discorso a parte per l’iMac 24″ che invece, come tutti gli M1, supporta al massimo 16GB di memoria unificata. Dal punto di vista della potenza grafica, invece, non c’è storia. Data la stazza, ovviamente l’iMac Intel può contare su GPU di classe Desktop che garantiscono prestazioni semplicemente inarrivabili rispetto al portatile; parliamo delle modeste performance dell’AMD Radeon Pro 5600M contro quelle della notevole Radeon Pro 5700 XT con 16GB di memoria GDDR6. E intendiamoci, il MacBook Pro è più che adeguato per gli usi comuni, soprattutto nei tagli medi e alti, ma per attività ad elevato impatto grafico e per i giochi, l‘iMac Intel stravince. Il MacBook Air invece, così come Mac mini, MacBook Pro 13″ e iMac 24″, ha una GPU integrata e sviluppata da Apple, il tutto con design privo di meccanismi di raffreddamento attivo; ciò lo rende molto silenzioso e tutto sommato parecchio potente per la classe cui appartiene. Ma l’assenza di ventole implica che può sostenere meno a lungo le velocità di picco, rispetto al MacBook Pro 13″ M1 e al Mac mini M1. Un appunto sulle opzioni di archiviazione. Oramai tutte le configurazioni includono una SSD che però, a fronte di prestazioni superiori, ha anche un prezzo per Megabyte meno interessante rispetto agli HD tradizionali. Per fortuna, molti Ricondizionati Ipermela dispongono del Fusion Drive da 1TB; si tratta di una soluzione ibrida misto HD/SSD che infila sistema operativo e app sulla porzione del disco più veloce così da accelerare le operazioni, e i dati su HD così da abbassare i costi e aumentare lo spazio disponibile. Grazie a questo escamotage tecnico, si può arrivare fino a 3TB di spazio con un impatto minimo sul portafogli. Su portatile, invece, occorre ripiegare su una soluzione SSD pura, ma questo fa aumentare i costi esponenzialmente, a parità di spazio; per farvi un’idea, l’opzione da 8TB del MacBook Pro 16″ fa aumentare il costo del portatile di 2.530€. Hai letto bene: non è un refuso, il totale verrebbe 5.829€ senza aggiungere nient’altro. Infine, un iMac Intel può contare su una quantità maggiore di porte, incluse USB-A di vecchio tipo, USB-C di ultima generazione, jack cuffie, porta Gigabit Ethernet e slot SD, laddove su MacBook Pro, MacBook Air, Mac mini e iMac 24″ M1 si trovano solo poche USB-C e -nel caso dell’iMac 24″ di fascia media e alta- anche porteThunderbolt/USB 4. Questo significa che, scegliendo un portatile o un iMac 24″ M1, è inevitabile doversi riempire di adattatori, hub e cavi. Se l’iMac è il computer che fa per te, ma il budget è stretto, non scendere a compromessi. Grazie all’IperPromo di luglio sui Ricondizionati Ipermela, puoi portarti a casa un Chiama subito per prenotare la tua configurazione. Puoi contare su Ipermela per tutte le tue esigenze di assistenza hardware e software, per la consulenza sull’acquisto e per la formazione. Ipermela è sempre con te. Anche tu ami Telegram? Allora iscriviti al canale Telegram di Ipermela per restare sempre aggiornato su tutte le ultime novità Apple. Ogni giorno trucchi e segreti su Mac e iPhone, anticipazioni e prove. La community degli ipernauti ti aspetta.Potenza
Archiviazione e Espandibilità
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